Speciale Serie A, quando l’amichevole estiva diventa un’affare

Giorgio Chiellini e Samuel Eto'o

SPECIALE CALCIO PREZZI RITIRO / ROMA – Il business è ormai parte integrante del mondo del calcio. Per i vecchi romantici del pallone oggi non c’è più spazio. E così mentre aumentano i prezzi degli abbonamenti o delle partite per vedere la propria squadra del cuore impegnata in qualche appuntamento ufficiale, succede che nel folle calcio del 2011 si debbano pagare cifre altissime anche per vedere un’insignificante gara amichevole. Per vedere l’Inter a Pinzolo giocare contro il Trentino Team, non proprio il Chelsea, bisognava spendere 25 euro; allo stesso modo per seguire la Juventus contro la Rappresentativa Val Susa, non esattamente il Barcellona, servivano 28 euro. Prezzi assurdi, prezzi da Champions League.

L’affare, per chi organizza, è presto fatto. Il ritiro estivo delle squadre di club è ormai importante a livello economico come la vendita dei gadget: tanto per fare un semplice calcolo, sono state 100mila le presenze complessive in Val Rendena durante il ritiro dell’Inter. Tutte le grandi società hanno previsto una formula di pacchetto turistico, di comune accordo con le autorità delle località ospitanti: Inter e Juventus, ad sempio, hanno previsto il soggiorno in strutture alberghiere del luogo, per una spesa di circa 650 euro a persona per una settimana. Ma anche altre grandi come Roma, Lazio e Napoli non si sono fatte mancare nulla. Più si dice di avvicinare la gente allo stadio e più si fa di tutto per allontanarla con scelte quanto meno discutibili: è il calcio del 2011.

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