CASO BERGAMINI INCHIESTA RIAPERTA / FERRARA – Il gip di Castrovillari ha accolto la richiesta della procura locale, ufficializzando la ripartenza delle indagini. Il caso in questione è quello di Donato Bergamini: calciatore del Cosenza, morì nel 1989, a 29 anni, in circostanze mai realmente approfondite. L’ipotesi è che non si sia suicidato, come si diede informazione all’epoca, ma che si trattò di omicidio volontario, come hanno sempre sostenuto i famigliari del giocatore. Ventidue anni dopo, la prima vittoria: il caso è nuovamente aperto.
Questi i fatti: stando alle inchieste, Bergamini morì investito da un camionista, sulla Statale Jonica. L’uomo fu processato per omicidio colposo, ma ottenne l’assoluzione. Lasciando aperti scenari persino più tetri. Lo sottolineò Donata Bergamini, sorella del calciatore, che dichiarò, come si legge su ‘repubblica.it’: “Noi siamo sempre stati convinti che fu ucciso. Abbiamo gli elementi per poterlo dimostrare, perciò abbiamo chiesto la riapertura del caso”. Elementi che potrebbero essere rappresentati da nuovi e vecchi testimoni oculari, con questi ultimi che, a distanza di anni, avrebbero deciso di riferire una parte della storia che non vollero raccontare all’epoca dei fatti.
M.T.
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