AGNELLI INTERVISTA GAZZETTA / TORINO – Andrea Agnelli fa capire subito di trovarsi di fronte ad una svolta nella storia della Juventus, o almeno in quella post Calciopoli. Il presidente bianconero ha assistito ad un aumento di capitale che cambia gli orizzonti per la sua società e non nasconde l’entusiasmo dalle colonne de ‘La Gazzetta dello Sport”: “Nella storia recente della Juve non ricordo giornate così belle. Siamo a una vera e propria svolta. È la risposta a chi pensava che la nostra famiglia volesse disimpegnarsi. È stata una giornata fondamentale, estremamente importante per la vita della nostra società. Abbiamo mezzi finanziari adeguati per completare un’operazione che ho iniziato dodici mesi fa. Ho sempre parlato di una prima fase di quantità e di una seconda di qualità. Ecco, siamo entrati nella seconda fase. Ora ci sono i mezzi economici per tornare a vincere, ora abbiamo le leadership giuste a tutti i livelli, grazie a Mazzia e a Marotta. Ci saranno investimenti importantissimi”. C’è chi dice però che la Juventus non attiri più come una volta e che i giocatori migliori scartino a priori l’ipotesi bianconera: “Si dice che abbiamo perso appeal ma noi non abbiamo perso un bel niente. Generiamo interesse a tutti i livelli, anche commerciale. Non avremo problemi con nessun tipo di giocatore, statene certi. Oggi, solo il Barcellona può vantare lo ius primae noctis per il resto non temiamo l’appeal di nessuno. Qui non c’è ridimensionamento, né a livello di investimenti né a livello di salari”. Infine una dritta ai senatori bianconeri, Buffon e Del Piero, chiamati a guidare l’ennesima rinascita del club: “Mi aspetto che riacquistino la juventinità. Anzi, che reimparino a trasmetterla a chi arriva a Torino. Se arriva uno di 23-24 anni, tocca a Gigi e ad Ale dare il buon esempio, spiegare perché a destra non si va e a sinistra sì, o viceversa. Li voglio concentrati tutto l’anno”.