Calcioscommesse, Moggi: “Vietato scommettere, presto per le condanne”

SCANDALO CALCIOSCOMMESSE MOGGI / ROMA – Luciano Moggi, principale imputato nel processo calciopoli, parla del fresco scandalo scoppiato nel mondo del calcio italiano: “Io non ho mai giocato nemmeno al Totocalcio. Mai. E penso che i giocatori non dovrebbero scommettere, se proprio vogliono farlo, lo facciano sulle partite estere. Ma è meglio se non lo fanno proprio”.

In un’intervista al settimanale ‘Gente’ l’ex dirigente della Juventus prova a delineare un parallelo temporale con la vicenda di calciopoli: “Nel 2006 quando calciopoli invase le prime pagine dei giornali, fu uno dei momenti più brutti della mia vita: il giorno prima ero il dio del calcio, il giorno dopo il demone causa di tutti i mali del pallone. Sarò sincero, da come in questi anni mi avevano descritto mi aspettavo che i magistrati chiedessero di più… che ne so, dieci anni, venti, l’ergastolo. E tutto questo perchè ero il più bravo a fare il mio mestiere! Invece che cosa è successo? Che dopo cinque anni, benchè i ‘cattivi‘ non ci fossero più, siamo punto e a capo: è scoppiato un altro scandalo nuovo di zecca”.

Secondo Moggi prima di sentenziare bisogna attendere la certezza dei fatti commessi: “Oggi, dopo quel che ho passato e continuo a passare, non me la sento di giudicare a cuor leggero i fatti e i giocatori coinvolti. Anche se leggendo le carte viene da pensare che in troppi si sono fatti prendere dalla smania delle scommesse e dei soldi facili. Tuttavia rimango dell’opinione che sia troppo presto per condannare questo o quell’altro. La gente legge sui giornali le notizie ed è indotta a pensare che sia tutto vero e dimostrato; invece spesso si tratta solo di ipotesi, di chiacchiere. Almeno per ora. Sapeste quanta gente si è ammalata per la storia di calciopoli! Succederà lo stesso anche con quest’ultimo scandalo. Personalmente non ci crederò finchè non avrò visto le prove e non ci sarà una sentenza definitiva di condanna. Fino a quel momento per me sono tutti innocenti“.

A.B.

 

Luciano Moggi (Getty Images)
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