Calcioscommesse, per Tommasi bisogna sensibilizzare i giocatori

CALCIOSCOMMESSE, TOMMASI: “RECUPERIAMO L’ETICA PERDUTA” / ROMA – Il neo presidente dell’Associazione Italiana Calciatori (AIC), Damiano Tommasi, esprime il suo punto di vista sul calcioscommesse. Aveva già parlato ‘a caldo’, il giorno in cui è scoppiato lo scandalo, durante la visita alla Nazionale in ritiro a Coverciano. E’ intervenuto nuovamente ai microfoni di Radio 24, nella trasmissione 24 Mattino, parlando di etica e sensibilizzazione: “Noi dobbiamo lavorare sulla sensibilizzazione dei calciatori, e già queste immagini sono certamente d’impatto. Le immagini degli arresti e dei fermi dei calciatori danno una grossa mano nel mettere in guardia e sensibilizzare i nostri associati”.

IL VALORE SPORTIVO – Prosegue sottolineando la difficoltà e la delicatezza con la quale va affrontato il problema: “Col volume d’affari che muovono le scommesse, non si parla più di partite che hanno solo un valore sportivo e valgono dunque per la classifica. Ci sta che due squadre si trovano a giocare una partita in cui il pareggio va bene a tutti e dunque è difficile poi competere per la vittoria. Qui però l’eventuale pareggio non è solo per la classifica ma per qualcos’altro”.

IN VINO VERITAS – In trasmissione il vicedirettore della Gazzetta dello Sport, Franco Arturi, paragona le scommesse al vino, che non vanno vietate solo perchè c’è chi ne abusa. Tommasi puntualizza: “Sono d’accordo, ma è anche vero che il vino non va bevuto da chi guida. Allora mi domando se si possa scommettere su un evento su cui la volontà dell’uomo può incidere sul risultato. Se sì, mi chiedo quanto si debba lavorare sull’etica dei comportamenti di chi va in campo per arrivare a formare una coscienza che riesca a respingere qualsiasi attacco”.


E.F.

Damiano Tommasi (Getty Images)

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