Calcioscommesse, esclusivo avvocato Grassani tra sanzioni e tempi del procedimento

Genoa-Roma (Getty Images)

CALCIOSCOMMESSE, ESCLUSIVO AVVOCATO GRASSANI / BOLOGNA – Estate molto calda quella che attende il calcio italiano. Lo scandalo legato al calcioscommesse si allarga a macchia d’olio e dopo i club di Serie B e Lega Pro coinvolge anche quelli della Serie A. Per fare un punto della situazione Calciomercato.it ha intervistato in esclusiva uno dei massimi esponenti italiani di diritto sportivo: “Quello che ci si presenta è uno scenario composito, variegato e complesso, ancora non ben definito dal momento che ogni giorno emergono delle novità – dichiara ai nostri microfoni l’avvocato Mattia Grassani – Ci troviamo di fronte ad una situazione grave e preoccupante di collusione tra atleti, ex atleti, scommettitori ed esponenti della malavita organizzata: prendiamo atto del fatto che Figc e Coni hanno raggiunto un’intesa per contrastare questo fenomeno”. A rischiare non sono soltanto i singoli giocatori eventualmente coinvolti, ma anche i club di appartenenza in base alla responsabilità oggettiva vigente nel calcio: “E’ un istituto un po’ forzato, al pari della responsabilità presunta che permette di punire una società anche quando l’illecito è commesso da un soggetto esterno al club, ma resta un caposaldo del diritto sportivo che va migliorato ma non abolito, per garantire la regolarità dei campionati”.

I tifosi delle squadre coinvolte vogliono sapere cosa rischiano i club che verranno giudicare colpevoli, dal momento che si parla di retrocessione, di punti di penalizzazione e di semplici ammende: “Le sanzioni saranno graduate al tipo di responsabilità che verrà accertata – prosegue l’avvocato Grassani a Calciomercato.it – Pesante in caso di responsabilità diretta, media in caso di responsabilità oggettiva e più lieve per la responsabilità presunta, che è anche quella da cui le società si liberano più facilmente dimostrando la propria estraneità ai fatti e di aver fatto il possibile per evitare l’illecito”. Il presidente Abete ha detto che i campionati non subiranno slittamenti: “La celerità e la certezza del procedimento sportivo sono fondamentali: ci sono i mesi di giugno e luglio per arrivare ad una sentenza e credo che in 45 giorni si possano svolgere entrambi i gradi di giudizio, anche perchè altrimenti c’è il rischio di un secondo caso Catania come accade nel 2003 in serie B quando non era chiaro quali squadre partecipassero ai campionati. Sarebbe un danno che si aggiunge al danno, meglio evitarlo”.

Be the first to like.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *