MERCATO INTER JUVE MILAN ROMA ZAMPARINI PASTORE/ VERGIATE – E’ un Maurizio Zamparini a tutto tondo quello che si è concesso ai microfoni del ‘Corriere dello Sport’, rilasciando un’intervista molto importante riguardo al futuro di Javier Pastore. Forse per la prima volta, il numero uno del Palermo ha ammesso di poter perdere ‘El Flaco’ in estate, mentre per quanto riguarda il passato, ha svelato dei retroscena molto interessanti.
SU PASTORE – Il presidente rosanero parte dalle percentuali di permanenza del trequartista. “Il 50%, ma mi auguro non se ne vada. Richieste? A me direttamente un solo grande club, ma gli altri hanno chiamato l’agente, Simonian. Non è un mistero che piaccia a Milan, Inter, Juve, Manchester City, Chelsea, Real Madrid e Barcellona. E’ un assedio. Chi mi ha chiamato? Una tra Milan, Inter e Juventus. Chiamata da Torino? Non rispondo. Comunque lo vedo con la maglia del Barcellona, per me è là che andrà. Sembra che Messi lo voglia e quei due formerebbero una coppia fantastica. Ora lasciamolo tranquillo: ha la finale di Coppa Italia e poi la Coppa America. Per me non è sul mercato anche perché ha altri 3 anni di un contratto che sono pronto a rinnovare, ma se mi offrono tanti soldi… Quanti? Niente numeri, ma c’è una clausola verbale di 50 milioni e con tutti quei club che lo vogliono non escludo che si possa superare quella cifra”.
CAVANI, HERNANDEZ E AGUERO – Rimanendo al nerazzurro, Zamparini è tornato sul mancato approdo di Cavani all’Inter. “Ho provato a vendergli Cavani la scorsa estate, Branca non l’ha voluto. Gliel’ho proposto 10 volte e sono rimasti sordi. Loro e il Manchester City, che ha preferito Balotelli. Mario è bravo, ma Cavani è meglio. Sono contento per De Laurentiis, anche se per me è un rammarico averlo venduto “solo” a 18 milioni”. Sempre sul fronte uruguaiano, nessuna speranza per la Roma di prendere Hernandez? “Assolutamente no. Lui non si muove. Magari tra un anno. Neppure per Sabatini. I nostri rapporti sono ottimi e ci siamo chiariti visto che ci sentiamo tutte le settimane. Lui non avrebbe dovuto dare le dimissioni e io non avrei dovuto accettarle”. Il grande rimpianto. “Aguero. All’Independiente avevo offerto 15 milioni di dollari, ma la mia proposta la usarono per mettere fretta all’Atletico Madrid”.