CALCIO AMERICANO DONAVAN, BRADLEY / ROMA – Con l’arrivo del magnate americano Thomas Richard DiBenedetto, la Roma studierà con maggiore attenzione i talenti statunitensi che con il tempo si stanno affermando in Patria ma anche in Europa. Uno ‘sguardo’ oltreoceano mirato alla valorizzazione del marchio e alla volontà di lanciare giocatori fino ad oggi poco presi in considerazione se non addirittura snobbati dal calcio nostrano.
In America, nel frattempo, il pallone del BelPaese sta perdendo il suo fascino: colpa di un impoverimento tecnico e, soprattutto, della mancanza di una cornice degna di nota in grado di trasmettere emozioni allo spettatore. Tradotto: l’assenza di uno stadio modello british. “Seguono soprattutto la Premier League perché il calcio nostrano è calato in particolare in termini di immagine del prodotto”, racconta a Calciomercato.it Franco Spicciariello, giornalista tra i massimi esperti del calcio americano che segue sin dal 2006 per il ‘Guerin Sportivo’, che proprio questo mese ha curato per lo storico mensile uno speciale di 15 pagine sulla Major League Soccer, e per il sito SoccerItalia.Info. “E’ vero – continua-, si continua a parlare di giocatori, campioni italiani che potrebbero terminare la carriera negli Stati Uniti, ma per esempio anche un campione come Del Piero, ad oggi, avrebbe problemi ad ambientarsi tatticamente, com’è successo la scorsa stagione a Thierry Henry. Il livello si è infatti sensibilmente alzato. La Major League Soccer è in crescita ma non ha ancora la giusta visibilità. Il loro punto forte sono sicuramente gli stadi di proprietà mentre un modello come i ‘Salary Cap’ non è applicabile al nostro calcio, a meno che non fosse imposto a livello UEFA. In ogni caso, per puntare maggiormente i riflettori sul calcio americano, forse dovrebbero esserci più giocatori statunitensi nel nostro Paese e qualcuno nostro oltre oceano”.
GIOCATORI ACCOSTATI ALLA ROMA – A Roma si continua a parlare soprattutto di Landon Donovan e Michael Bradley: “Sì, sono entrambi due ottimi giocatori. Le doti dell’attaccante non si discutono. Per anni è stato il miglior calciatore della sua Nazionale, e in Europa ha già avuto esperienze con Bayer Leverkusen – dove però, arrivato 18enne, non si è ambientato – Bayern Monaco ed Everton. Non avrebbe quindi problemi di adattamento. Michael è invece un ottimo centrocampista, bravo sia nella fase difensiva che di inserimento, e con il vizio del gol, come dimostrato quando giocava in Olanda. Ha sempre ben figurato”. Così come Clint Dempsey del Fulham: “Ha talento e qualità, – ricordarsi il bellissimo gol su pallonetto in Europa League alla Juventus – ma difficilmente il club britannico lo cederà se non davanti un’offerta di almeno 10 mln di euro. Ha disputato anche un ottimo mondiale”.
NUOVI TALENTI – In grande ascesa in MLS c’è Juan Agudelo. “Stesso agente di Donovan, è un 18enne dei NY Red Bulls, dove si sta formando accanto ad Henry. Con la Nazionale ad ottobre contro l’Argentina ha segnato il gol del pareggio. Difficilmente però la società della nota bevanda austriaca lo lascerà andare prima del prossimo anno, e non certo per una cifra bassa. Occhio anche a Break Shea, 21 anni, giocatore del FC Dallas capace di coprire molti ruoli e in passato seguito anche da Alex Ferguson. Ma proprio la mancanza di specificità e forse il suo limite”.
Tanti poi i nomi meno noti, ma che Spicciariello segnala: “Alexander Zahavi, classe ’91, con passaporto portoghese (tra gli altri). E’ un talentuoso attaccante esterno di Los Angeles che gioa in Israele, con esperienze nelle giovanili tra Portogallo, Arsenal e Barça. Mi piace poi ricordare Maurice Edu, centrocampista americano dei Rangers (vincitore della Scottish Premier League quest’anno) classe ’86, centrocampista difensivo e all’occasione centrale dietro, con un gran tiro dalla distanza, ed Erik Lichaj, terzino destro classe ’88 statunitense ma con passaporto polacco. Di proprietà dell’Aston Villa, negli ultimi mesi ha ben figurato a Leeds. In Germania c’è Timothy Chandler, giovane laterale destro dal gran fisico (ricorda De Silvestri) e dall’ottimo cross, con già qualche presenza in Nazionale”. Sia Chandler che Lichaj li vedremo in Gold Cup insieme ai vari Donovan, Dempsey, Edu e Bradley.
Infine, sempre in Germania, due giovanissimi di ottime prospettive sa seguire. “Il primo è il 20enne laterale Oskar Gasecki, appena ingaggiato dal Borussia Dortmund di Jurgen Klopp neovincitore della Bundesliga. Gasecki avrà passaporto USA tra poche settimane e arriva direttamente dal college, e quindi avrà sicuramente bisogno di un po’ di adattamento. L’altro è Fabian Hurzeler, centrocampista centrale classe ’93 nato a Houston (Texas), ma con doppio passaporto, che sta facendo ottime cose con la primavera del Bayern Monaco. Era il capitano della Germania Under 17, ma ha scelto gli USA”.