PAGELLE E TABELLINO DI LECCE-LAZIO

LECCE LAZIO PAGELLE E TABELLINO / LECCE – La Lazio batte il Lecce 4 a 2 in Salento, assicurandosi una bella vittoria per chiudere la stagione al quinto posto, valido per l’Europa League. Da sottolineare le prove di Rocchi, Zarate e Coppola; poca cosa il reparto arretrato giallorosso.

LECCE

Il Peggiore, Benassi 5: Incolpevole in occasione delle due reti biancocelesti, ma bravo ad opporsi al primo tentativo di Zarate. Tramonta più tardi: viene graziato due volte a porta vuota, poi si becca un meritato cartellino rosso.

Donati 5.5: Autore di qualche sbavatura in fase di copertura, denuda la fascia di sua competenza in alcune occasioni.

Giacomazzi 5.5: La coppia centrale giallorossa non tiene il ritmo dei vivaci avanti biancocelesti. Non impeccabile in più di una copertura.

Giuliatto 5.5: Discorso simile a quanto sopra. Il reparto arretrato salentino, in generale, conferma di non eccellere.

Brivio 5.5: L’ospite Lichtsteiner non è dei preferibili. Sulla sua catena – la sinistra – i laziali trovano spesso la via del cross.

Vives 6.5: Il centrocampista di Afragola ‘scimmiotta’ Ledesma, grande ex della partita, ergendosi a buona colonna di regia. Un peccato l’autorete, occasione in cui è molto sfortunato.

Il Migliore, Coppola 7.5: Salva a porta vuota su Rocchi dopo essersi fatto 50 metri in pochi secondi, e una manciata di minuti dopo fredda Muslera con un pallonetto non ricercato, ma pur sempre andato a segno. Ricorderà questa partita a lungo.

Mesbah 6: Insiste più volte contro il muro difensivo biancoceleste, e alcune sue conclusioni incutono timore. Trovando, però, la selva di gambe avversarie (dal 49′ Corvia 5: Il suo apporto, nonostante sia un uomo fresco, è vicino allo zero. Non una sostituzione indovinata).

Piatti 6.5: La sua rete fa il paio con il capolavoro di Coppola. Un sinistro letale dalla media distanza, un diagonale imprendibile per quasi ogni portiere. Muslera, perlomeno, non può nulla (dal 49′ Chevanton 5.5: Spinge molto per risollevare le sorti dei suoi, ma predica nel deserto, finendo con il cedere anch’egli ad una certa sterilità).

Di Michele 5: Smania per trovare la via della rete, ma come tutti i giocatori che si intestardiscono non la trova. I suoi accentramenti hanno un fine più egoistico che di squadra, rallentando talvolta delle belle manovre salentine (dal 53′ Rosati 6: Incolpevole anche lui sulle reti subite: un rigore e un autogol. La matematica lo castiga, ma la prestazione non può bocciarlo).

All. De Canio 6: Il suo apporto, dal 2009 ad oggi, è stato indiscutibile. La difesa non sarà mai parsa d’acciaio, ma il calcio offensivo di De Canio ha sempre valso il prezzo del biglietto. Sostituirlo, per la dirigenza giallorossa, non sarà facile.

LAZIO

Muslera 5.5: “Ma che fa?”, si domanda Lotito, quando l’estremo difensore uruguaiano si lascia sorprendere dalla rete di Coppola. Le sue parate appaiono sempre audaci e sicure, ma le sbavature in occasione dei gol subiti hanno il loro peso.

Lichtsteiner 6: Solita gara di fiato per lo svizzero, che galoppa lungo tutta la catena di destra (dall’83’ Scaloni s.v.).

Biava 6: A dispetto delle due reti subite dalla retroguardia biancoceleste, la prestazione della coppia difensiva è lodevole. L’ex genoano, in particolare, si disfa di numerose iniziative giallorosse, chiudendole con i propri interventi.

Dias 6.5: Il salvataggio a porta vuota vale quanto un gol. Un’altra partita che conferma la solidità di uno dei migliori difensori del campionato italiano.

Garrido 5.5: Consueta ininfluenza dello spagnolo, che difficilmente troverà la riconferma anche per la prossima stagione.

Brocchi 6: Lavora, come di consueto, più nel ‘backstage’ che sul palcoscenico. Il suo lavoro si apprezza soprattutto in fase di ripiegamento, quando il pesante arsenale offensivo biancoceleste potrebbe creare spaccature ben più grandi tra i due reparti.

Ledesma 6: Sente il peso dell’ex a metà. La sua partita è fatta di sprazzi, in cui riesce a pennellare occasioni con i soliti, ottimi piedi. Tenta di accendere la luce con una conclusione tra le braccia di Rosati.

Mauri 6: Intelligenza tattica: le due parole per meglio identificare Mauri. Trova alcuni spunti interessanti, soprattutto in ruolo di assist-man, e le sue percussioni senza palla incutono timore.

Il Peggiore, Hernanes 5: In trasferta, si conferma un fantasma. Il fenomeno brasiliano perde quasi tutto il suo smalto lontano dall’Olimpico, ed anche oggi non fa mai splendere la sua stella. Costringe Reja a sostituirlo (dal 46′ Gonzalez 6: Meno incisivo di quanto ci si sarebbe aspettati da lui. Buono, come sempre, l’apporto di cuore e ossigeno).

Zarate 7: Quando punta gli avversari fa paura; quando non cede mai il pallone crea ansia. Dinamico, tuttavia, e capace di attendere il suo momento, quando Rocchi gli serve la palla dell’ottavo centro stagionale. Non può sbagliare un gol a porta vuota, come ha fatto al 48′: il perfetto calcio di rigore compensa l’errore, ma versa più di un dubbio sulla maldestra esecuzione di Udine. Propizia l’autorete di Vives, in una ‘ideale’ tripletta.

Il Migliore, Rocchi 7.5: Come Zarate, riesce a sbagliare a porta vuota, lasciandosi salvare la conclusione da Coppola. Per il resto, è quasi perfetto: dà dinamismo e pericolosità a tutte le manovre offensive biancocelesti, e la sua rete mette in mostra tutte le sue qualità di autentico predatore (dal 64′ Floccari 6: Tanta voglia di spaccare il mondo per il calabrese. Non trova il gol, ma dimostra di avere ancora fegato da vendere alla causa biancoceleste).

All. Reja 6: Sbaglia con Hernanes, e quando se ne avvede lo toglie dal rettangolo verde. Per il resto, le scelte appaiono tutte corrette. Dimostra vera fame di questa vittoria.

Arbitro Rocchi 6.5: Buona conduzione del fischietto fiorentino, che non ha però a che fare con una partita violenta o ingestibile. Ma in questo, solitamente, concorre il polso del direttore di gara, perciò gliene rendiamo atto.

Lecce-Lazio 2-4
7′ Rocchi (Laz), 33′ Coppola (Lec), 35′ Zarate (Laz), 41′ Piatti (Lec), 54′ Zarate su rigore (Laz), 63′ Vives su autorete (Lec).

LECCE (4-4-2): Benassi; Donati, Giacomazzi, Giuliatto, Brivio; Munari, Vives, Coppola, Mesbah (49′ Corvia); Piatti (49′ Chevanton), Di Michele (53′ Rosati). All.: De Canio.

LAZIO (4-3-1-2): Muslera; Lichtsteiner (83′ Scaloni), Biava, Dias, Garrido; Brocchi, Ledesma, Mauri; Hernanes (46′ Gonzalez); Zarate, Rocchi (64′ Floccari). All.: Reja.

ARBITRO: G. Rocchi di Firenze.

ESPULSI: Benassi (Lec).

LA CLASSIFICA: Milan 82 punti, Inter 76, Napoli 70, Udinese 66, Lazio 66, Roma 63, Juventus 58, Palermo 56, Fiorentina e Genoa 51, Parma, Catania e Chievo 46, Cagliari 45, Cesena 43, Bologna 42, Lecce 41, Sampdoria 36, Brescia 32, Bari 24.

Matteo Torre

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