ONLUS EMARGINAZIONE SOCIALE / ROMA – E’ nata da appena sei anni, in Veneto, l’Onlus “Informatici senza frontiere“, il cui scopo è quello di ridurre il divario digitale nel mondo, permettendo l’accesso alla tecnologia in zone disagiate, per favorire lo sviluppo e la cooperazione. Diversi sono i Paesi coinvolti nel progetto, che è partito dall’Italia e si prefigge l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita di paesi in difficoltà, attraverso la diffusione di tecnologie che permettano di diminuirne l’emarginazione sociale.
OBIETTIVO AIUTARE I DISAGIATI DELLA SOCIETA’ – Gli obiettivi futuri sono descritti con chiarezza dal recentemente nominato Responsabile Comunicazione di Isf, Antonio Savarese: “Aiutare i disagiati sociali a stare meglio – ha sottolineato – attraverso l’apporto delle nuove tecnologie. L’associazione ha già raccolto un primo successo, da realtà locale si è trasformata in un cantiere di progettazione nazionale e internazionale. Siamo in continua crescita. Il prossimo passo è quello di coinvolgere sempre di più le istituzioni e le associazioni presenti sui luoghi di intervento, in modo che i progetti realizzati continuino a vivere anche dopo il nostro ritorno in Italia”.
I PROGETTI DELLA ONLUS – In tutta Italia sono più di dieci le sedi regionali dell’associazione; in una di esse, a Mondaino in provincia di Rimini, si è svolta il 9 e 10 aprile l’assemblea nazionale 2011, durante la quale sono stati esposti i progetti principali della Onlus. Tra questi l’”Open Hospital”, il cui obiettivo è quello di fornire un sistema informatico alle strutture ospedaliere presenti in paesi in via di sviluppo, che possa facilitare le operazioni di gestione. Tale progetto vede la collaborazione tra la Onlus e il dott. Mario Marsiaj, coordinatore dell’ospedale St. Luke di Angal in Uganda; il servizio si è esteso anche a Kenya, Benin, Congo e Afghanistan.
L’altro rilevante progetto presentato all’assemblea è stato “Abc Computer”, volto a sviluppare un’alfabetizzazione nell’uso del pc, avvicinando all’utilizzo del software libero. L’iniziativa è nata dalla collaborazione col Comune di Trento e l’associazione Linux Trent; dei volontari qualificati assistono gli utenti nell’apprendimento, in un’aula aperta, per un totale di 16 corsi attivati in tutta Italia.
Luca Bagaglini