REGGINA VINCENZO SARNO / REGGIO CALABRIA – Il suo caso fece scalpore nel 1999 ed ora, a distanza di 12 anni, Vincenzino Sarno torna alla ribalta. A 11 anni fu acquistato dal Torino per 120 milioni delle vecchie lire, cifra che lo trasformò in un burattino in mano a giornali e trasmissioni televisive. L’esperienza in granata terminò dopo poco a causa della lontananza della famiglia e ad approfittarne fu la Roma. Poi tanta gavetta nei campionato minori e un lento declino. Ecco le sue parole riportate dal ‘Corriere dello Sport’: “Io sono sempre andato per la mia strada. Oggi ho capito che la vita ci sorprende sempre. Nel momento più brutto è arrivata mia figlia ed è cambiato il mondo”. La nascita della figlia coincide con il suo acquisto da parte della Reggina e la grande occasione in serie B: “Leonela ha trasformato la mia vita in tutto. Grazie a lei mi sento più responsabile. Anche come calciatore. Il passato? Non conta più e non voglio parlarne. Tanta gente ha speculato sulla mia storia. Io sognavo solo di poter un giorno diventare un calciatore, magari di A. La Reggina è un passo concreto in avanti, un sogno che comincia a diventare vero quando nessuno ci credeva più. Io non ho mai smesso. Chi debbo ringraziare? Certamente il mio procuratore, Guglielmo Arciello, Braglia che mi ha lanciato in C, Novelli che mi ha fatto giocare con continuità e il ct Veneri che mi ha incoraggiato convocandomi anche quando non giocavo”.
M.B.