Un buon ambiente di lavoro aiuta i profitti

ROMA – Il volume “investire sull’ufficio: come e perché. Lo spazio di lavoro come risorsa per migliorare l’azienda” (pp. 160, euro 19), edito da Franco Angeli, raccoglie un insieme di ricerche effettuate da Degw, Ispo e Diomedea, mettendo in evidenza la relazione esistente tra la qualità degli spazi di lavoro, il modo in cui essi sono percepiti dai lavoratori e lo sviluppo della produzione aziendale.

Nel libro, curato dall’economista Enrico Cietta, si alternano opinioni di esperti, come il sociologo Roberto Mannheimer, giungendo alla conclusione che  “produrre e allestire uno spazio di lavoro di qualità è una scelta che non garantisce solo benessere ai lavoratori, ma direttamente e indirettamente un vantaggio economico per l’azienda”. Le ricerche effettuate rientrano nel progetto Ufficio Fabbrica Creativa, avviato da Assufficio, un’associazione di FederlegnoArredo che riunisce le principali aziende di mobili per ufficio.

L’idea che emerge è quella di una rivalutazione dello spazio di lavoro, dal momento che circa il 60% dei lavoratori italiani svolge la sua attività in un ufficio; secondo l’autore “alla progettazione degli uffici invece si dà quasi sempre solo una valenza estetica e il compito di mettere il numero massimo possibile di postazioni”, mentre l’importanza di un ambiente di lavoro confortevole è confermata dagli stessi dipendenti. Fattori quali la luminosità, la qualità dell’aria, la temperatura, il rumore, il comfort avrebbero un’importanza notevole, perchè determinerebbero una variazione nella produttività stimata fino al 30%.

Secondo l’autore, nel settore aziendale, “la progettazione ottimale deve conciliare le esigenze di comunicazione e scambio di informazioni, le esigenze di concentrazione ed elaborazione personale e la natura complessa del lavoratore della conoscenza”. Fondamentale si dimostra inoltre la presenza di ambienti di svago e relax nei quali gli impiegati possano instaurare relazioni personali, per assicurare all’impresa una buona immagine pubblica, in quanto attenta ai bisogni dei lavoratori.

” Importante, inoltre, mantenere viva l’identità del luogo di lavoro, legata non solo al brand aziendale ma anche allo specifico delle attività svolte. Ne esce quindi – ha sottolineato un altro autore, Franco Guidi di Degw – un’idea di luoghi aziendali più vicini allo specifico dell’artigiano, dell’officina piuttosto che la raccolta di scrivanie che potrebbero essere la sede di qualsiasi azienda”.

Luca Bagaglini

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