Udinese, De Biasi: “L’attacco bianconero è come quello del Barcellona”

UDINESE, DE BIASI: “E’ COME IL BARCELLONA” / ROMA – Gianni De Biasi, ex calciatore ed allenatore di Serie A, è intervenuto ai microfoni di “A Tutto Campo”, trasmissione in onda su Radio IES 99.8. E non si esime dal commentare l’attuale campionato e i suoi protagonisti.

SCUDETTO – A proposito della lotta per lo scudetto, riapertasi nelle ultime settimane, De Biasi ha una sua favorita e questa non è nè il Milan, nè il Napoli, bensì: “Io punterei sull’Inter. Se riesce a recuperare Milito sarebbe un’arma in più. Questo ovviamente non vuole sminuire gli altri giocatori dell’Inter che nonostante un inizio di stagione imbarazzante sono riusciti a recuperare ed arrivare al derby con soli due punti di svantaggio”.

INTER – Neanche ventenne, De Biasi per una stagione ha fatto parte della rosa nerazzurra, senza mai scendere in campo. A proposito dei nerazzurri e del loro inizio di stagione non facile, spiega: “Spesso ci sono situazioni difficili da interpretare, non c’è stato un buon feeling tra Benitez e i giocatori e questo rallenta anche il recupero dagli infortuni. L’empatia tra tecnico e giocatori ottimizza il lavoro di tutti facendo la differenza”.

UDINESE – L’ultima squadra che ha allenato è stato il club friulano della famiglia Pozzo: “Io sono arrivato nel posto giusto al momento sbagliato, l’Udinese è un ottima squadra gestita in maniera egregia. Ha una rete di osservatori unica a livello mondiale che gli garantisce sempre dei giovanissimi talenti. Sanchez quest’anno ha fatto la differenza. Un attacco di ‘piccoletti’, simile a quello del Barcellona, che ha Messi, Pedro, Villa, Bojan, nessuno dei quali è un gigante. Un attacco diverso da quello della maggior parte dei club europei”.

BARCELLONA – E’ chiara l’ammirazione nei confronti della società blaugrana: “E’ una squadra che ha ormai una filosofia e uno stile di gioco ben preciso; sono un insieme di giocatori straordinari che se stanno al top della condizione non fanno vedere palla all’avversario. Sono pochi i club che possono batterla. Le partite poi partono tutte dal risultato di 0-0: il Barcellona è difficile da battere, ma non per questo impossibile”.

MENEZ – A proposito di talenti, non si può non citare un grande talento della Serie A ancora non completamente espresso, Jeremy Menez: “Io l’ho sempre paragonato a Zidane per il modo di giocare. Non ha ancora la continuità e spesso si perde in un bicchiere di acqua. Ogni giocatore va valutato nel suo contesto. Probabilmente se giocasse nell’Udinese si parlerebbe di un giocatore stellare. Gli manca ancora la giusta maturità per reggere le pressioni che una piazza come Roma può dare ad un calciatore della sua età. La Roma ha tanti giocatori di primo livello e uno stile di gioco molto variabile, che può impiegare schemi diversi con un diverso numero di attaccanti. L’allenatore deve poi ottimizzare l’impiego dei giocatori a disposizione per far rendere al meglio tutta la squadra. Per giocare con tre punte ci vuole un centrocampo molto forte e qualitativo, è un discorso che va affrontato singolarmente per ogni squadra”.


E.F.

Gianni De Biasi (Getty Images)

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