SERIE A ESCLUSIVO VICINI ASSENZA IBRA DERBY E DEL NERI / ROMA – Chi meglio di un ex ct della Nazionale, colui che ha guidato gli’Azzurri’ nel Mondiale di casa del 1990, poteva aiutarci a tracciare un punto sul nostro campionato nel giorno dei 150 anni di storia del nostro Paese? Azeglio Vicini è intervenuto ai microfoni di Calciomercato.it per parlare soprattutto di lotta-scudetto, lotta che sembrava chiusa dopo il rocambolesco pareggio dell’Inter a Brescia, ma che lo stop casalingo del Milan col Bari ha subito riaperto prospettando un derby milanese, quello del 2 aprile, al cardiopalma. “Sarà sicuramente una partita molto incerta -sentenzia l’ex ct- La squalifica di Ibrahimovic toglie al Milan un campione spesso decisivo per le sorti degli incontri ma non credo possa stravolgere gli equilibri in campo. La sfida rimane molto aperta“. Nonostante la grande campagna acquisti rossonera, solo i nerazzurri sono andati avanti in Europa: “Ma al Milan posso dire che in Champions è mancato solo un pizzico di buona sorte, un episodio che potesse portare al gol, anche con una svista arbitrale od un colpo di fortuna, nel doppio confronto col Tottenham. I campioni che sono arrivati a Milano sono di indiscusso valore, ma come spesso accade in un match così decisivo non sono riusciti a trovare la giocata giusta”.
MAZZARRI, CHE ESPERIENZA – “Leonardo o Allegri? -prosegue Vicini- Sono due giovani che allenano grandi squadre con grandi risultati. Nelgi ultimi tempi è stato dimostrato che se un tecnico ha la propensione a svolgere questo lavoro e la giusta personalità anche se è molto giovane, i grandi club possono farlo lavorare al meglio proteggendolo dai media e da altri fattori. Guardiola è l’esempio lampante di tutto ciò, e molte squadre in Italia hanno cercato di ricalcare quel modello. Anche la Juventus ci aveva provato con Ferrara ma le cose, per una serie di motivi, sono andate storte”. Tuttavia l’esperienza aiuta: “Guardate quello che sta facendo Mazzarri a Napoli. Ha già grande esperienza nel nostro campionato e penso che la stia utilizzando nel migliore dei modi. E’ lui forse la più grande sorpresa, ed ha una grandissima personalità”.
E SU DEL NERI – L’ex ct conclude parlando di Juve: “E’ molto difficile dire quali siano le misure che la società dovrà prendere per tornare ai livelli che le competono”. Del Neri potrebbe abbandonare la guida della squadra a fine stagione: “L’individuazione di un allenatore è molto difficile. Ci sono tecnici adatti a tutte le piazze ed altri che lo sono solo per alcune. La condizione fondamentale, ad ogni modo, deve essere il feeling con la società. Del Neri è un grande allenatore, ma forse la società si aspettava qualcosa di più da lui”.
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