ROMA – Migliorano anche se di poco le possibilità per gli italiani di trovare un posto di lavoro nelle piccole e medie imprese. Sono circa 99mila i nuovi profili assunti, nel primo trimestre del 2011, da aziende con un organico al di sotto dei 250 dipendenti; un aumento complessivo delle forze lavoro attive di 28mila unità. Privilegiati da questo incremento sono gli abitanti del nord Italia. I soli contrattisti a tempo indeterminato sono il 42,5%. A diffondere i dati Unioncamere.
PROFILI RICERCATI PER SETTORE – Le piccole e medie imprese nel primo trimestre 2011 intendono assumere circa 7.300 persone. I settori maggiormente interessati sono quelli della produzione ( 6 entrate su 10), quella commerciale (8,4% sul totale), amministrativa(7,3%) e infine quelli tecnici e della progettazione (6,4%). Circa un quarto delle nuove assunzioni ha riguardato dirigenti e figure qualificate, tuttavia tra i profili maggiormente ricercati risulta anche quello degli operai specializzati. Ventimila sono i professionisti del commercio e dei servizi assunti (flessione del 5% rispetto al 2010); per quanto riguarda il personale commerciale i più richiesti sono commessi, camerieri e cuochi mentre tra il personale impiegatizio le maggiori offerte riguardano gli addetti alla segreteria. Nel settore scientifico e tecnico le assunzioni riguardano invece tecnici amministrativi e finanziari.
AREE GEOGRAFICHE COINVOLTE DAL MIGLIORAMENTO – Il 54% delle entrate è concentrato nelle aziende settentrionali. Nello specifico 28,1mila sono le assunzioni previste nel nord-est; 19,5mila quelle al centro e infine 25,1 mila quelle nel nord est.
CONTRATTI E REQUISITI – La maggiore preoccupazione riguardante il mondo del lavoro rimane la costante diminuzione dei contratti “sicuri”. Nel primo trimestre dell’anno solamente il 42,5% dei neo assunti è sotto contratto a tempo indeterminato, il 39,6% ha firmato un contratto a termine mentre il 10,4% uno stagionale.
In prevalenza il maggior numero di posti ha interessato i diplomati e solo l’8,45% i possessori di laurea. In ambito commerciale ad esempio sono meno di uno su dieci, precisamente l’8,8% contro il 66,6% dei diplomati, tuttavia i laureati hanno maggiori possibilità di impiego in altri settori (13,7% del totale).
Sono agevolati dalle aziende tutti coloro con esperienza pregressa nel settore (62,1%), in particolar modo nelle costruzioni (76,9%).
Luca Bagaglini