ROMA – Arrivano in Italia le conseguenze della guerra in Libia. Dopo un iniziale aumento del prezzo della benzina, il caro greggio, già ad aprile comporterà un rincaro del 2% per il metano e dello 0,8% per l’elettricità; ad avanzare tale stima gli esperti tariffari di Nomisma Energia. Se tale rincaro dovesse attuarsi ciò comporterebbe un rialzo della spesa annuale per famiglia pari a 25 euro; in più 21,2 euro per il gas e 3,2 euro per la luce.
Davide Tabarelli, esperto di Nomisma Energia a proposito ha spiegato che “dopo le fiammate del prezzo della benzina, tornato ai massimi di luglio 2008, stanno arrivando le stangate sulle tariffe elettriche e del gas” evidenziando inoltre che se quanto predetto trovasse conferma nell’aggiornamento tariffario dell’Autority, questo rappresenterebbe la seconda ondata trimestrale consecutiva di aumenti per quanto riguarda il gas (gennaio +1,3%) e la prima per la corrente elettrica che invece non subiva grandi variazioni da oltre due anni ( gennaio – o,2%).
RIPERCUSSIONI IN ITALIA – Gli aumenti, ha fatto notare Tabarelli, sono da considerare i primi di una lunga serie. L’Italia “è tra i paesi più esposti alle dinamiche internazionali del petrolio, e lo si vede proprio nelle bollette, con il prezzo del gas che di fatto, con un ritardo di nove mesi, è ancorato a quello del barile. Ed è anche la fonte più usata nella generazione elettrica”. Il rialzo dei prezzi interesserà anche altri comparti; la Confederazione agricoli ha infatti parlato di un “aumento preoccupante dei costi di produzione” pari al 4,4% .
MAGGIORAZIONE IN BOLLETTA TRIMESTRE APRILE-GIUGNO – Dall’inizio dell’anno l’aumento per famiglia si aggirerebbe intorno ai 25 euro. Solo nel prossimo trimestre (aprile-giugno), ha evidenziato l’esperto di Nomisma, è previsto un incremento nella bolletta del gas del 2%, pari a 76,5 centesimi al metro cubo. In totale, considerando che una famiglia tipo consuma 1.400 metri cubi di gas in un anno, la maggiorazione della spesa si attesterà intorno ai 21,2 euro su base mensile. Lieve incremento nella spesa per la corrente elettrica il cui costo, si ipotizza, dovrebbe raggiungere i 15,7 centesimi al chilowattora, pari a poco più di tre euro all’anno, dato il consumo mensile di una famiglia media di 225 Kw/h.
Luca Bagaglini