JUVENTUS-MILAN KRASIC ARBITRI / TORINO – Sarà un caso ma da quando Milos Krasic è calato per la Juventus sono iniziati i problemi. Il centrocampista serbo è stato la grande rivelazione dell’inizio di stagione: ora sia lui che la Juventus vanno a corrente alternata. “Quando questa squadra ha ottenuto dei risultati lo ha sempre fatto con il collettivo, non con l’exploit di un singolo. E poi non sono mica l’unico giocatore di qualità che ha questa squadra e anche altri hanno giocato bene quando stavamo andando bene. – le parole del serbo a ‘TuttoSport’ – Questa squadra non è da rottamare come si potrebbe pensare guardando gli ultimi risultati. É capitato di prendere un gol e reagire nella maniera sbagliata, facendoci prendere dal panico, senza magari tenere nel giusto conto la forza dei nostri giocatori. Quello che dobbiamo fare ora e non spaventarci se la partita si mette male, ma rimanere calmi e concentrati. Siamo forti, dobbiamo crederci: quando abbiamo collezionato diciotto risultati utili consecutivi non era per caso, ma perché riuscivamo a sfruttare meglio le nostre qualità”.
Dopo la simulazione di Bologna gli arbitri hanno usato un metro più rigido nei confronti di Krasic. Il serbo chiede rispetto. “Non sono un simulatore e mi dispiace moltissimo che loro lo pensino. Vengo ancora giudicato per l’episodio di Bologna e non dovrebbe essere così. Vorrei tendere una mano agli arbitri, il loro lavoro è difficile e li capisco, però visto che hanno studiato le immagini di Bologna chiedo loro di studiare anche il mio tipo di gioco. Sono un giocatore che usa molto il dribbling e questo mi porta a subire molti falli che spesso ora non vengono fischiati. Sono abituato, per carità, ma non vorrei che quel rigore di Bologna debba segnare in modo indelebile la mia persona“.