Ranieri: “Anarchia alla Roma, non volevo Cannavaro alla Juventus”

Ranieri e Borriello (Getty Images)

ROMA E JUVE, RANIERI SU DIMISSIONI, BORRIELLO E CANNAVARO / ROMA – A due settimane dall’addio alla Roma, l’ex tecnico giallorosso Claudio Ranieri svela all’Espresso’ i motivi della crisi dei capitolini che ha portato alle sue dimissioni: “Troppe voci e false notizie: la macchina è finita fuori strada e poi si è fermata. Inoltre ci sono state reazioni che andavano punite, calci alle borse, musi lunghi, labiali in diretta tv da sanzionare per dare un esempio, non è accaduto e si è fornito il lasciapassare all’anarchia“. Una frecciata particolare a Marco Borriello: “Voleva giocare sempre, ma non è che nel Milan fosse costantemente titolare. Sono stato solo, solissimo: da Madrid a Londra, da Torino a Roma, sempre una rivoluzione societaria. Me le vado a cercare con il lanternino queste situazioni. Nessun rimpianto, mi rimane un anno e mezzo meraviglioso“.

Claudio Ranieri ritorna anche sul suo periodo alla guida della Juventus, rivelando un particolare sull’acquisto di Fabio Cannavaro: “Mentre ero il tecnico della Juve, Lippi e il direttore generale Blanc officiavano la cena della piadina. Alcuni giorni dopo l’allegro convivio arriva Blanc da me: “’Claudio, dobbiamo assolutamente prendere Cannavaro’. Mi ribello: ‘Chi, scusa? Cannavaro? No, signori, no ci sto’. Io sono un uomo libero. Non ho procuratori, non ho agenti”.

M.R.

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