ROMA – Olaf Blanke, neurologo del Brain Mind Institute al Politecnico di Losanna, assieme ai colleghi del Dipartimento di Neurologia dell’Università di Ginevra (Svizzera), ha creato l’avatar perfetto, in grado di fornire informazioni utili alla comprensione dei meccanismi alla base della coscienza e della mente dell’essere umano.
Tale risultato si deve ad uno studio che unisce le tecniche della realtà virtuale a quelle del “brain imaging” e della scienza cognitiva, operato ponendo una “papalina” dotata di elettrodi a ciascun volontario, con lo scopo di monitorare la sua attività cerebrale. Ciascuno dei quali è poi venuto a contatto con un differente ambiente digitale in 3D attraverso l’uso di un casco con visore stereoscopico, o con delle semplici proiezioni su schermo gigante.
Mentre i loro corpi erano sincronizzati con i rispettivi avatar, il team toccava i volontari nel mondo reale, modificando così la loro coscienza; in alcuni casi agli uomini sono stati associati degli avatar femminili, in modo da calcolare le variazioni verificatesi a livello dell’attività cerebrale.
Tale scoperta risulta di fondamentale importanza, poichè una maggiore consapevolezza delle esperienze extracorporee e del concetto di “io cosciente” comporterebbero miglioramenti nell’ambito dell’equilibrio, della percezione tattile, dei trattamenti del dolore, della neuro-riabilitazione, con influenze evidenti nei campi della realtà virtuale e della robotica.
Luca Bagaglini