Si è presentato con il suo marchio di fabbrica. Due calci da fermo da urlo. Ci racconti gli ultimi istanti.
“Domenica, in occasione della prima punizione, mi si è avvicinato Terlizzi e mi ha chiesto se avessi intenzione di crossare o tirare. Ho svelato al mio compagno l’intenzione e lui si è detto sorpreso, evidenziando giustamente la difficoltà per via della posizione defilata, ma fiducioso. Gli ho detto di non preoccuparsi, sentivo che avrei potuto segnare e così è stato. Sulla seconda ero un po’ più sicuro, era in zona “mia”. Ho detto a Terlizzi di “allungare” la barriera, perché avrebbe potuto mettere in difficoltà il portiere: così è stato”.
Ha fatto la trafila delle Nazionali giovanili e vanta tre presenze con l’Under 21. Ma un sogno nel cassetto con la maglia azzurra nella Nazionale maggiore lo mantiene?
“Prematuro. Ne riparleremo quando avrò dimostrato il mio valore, quando avrò dato continuità alle belle prestazioni, quando con la mia squadra avrò centrato gli obiettivi”.
Da una maglia azzurra all’altra. Domenica la notte del San Paolo si annuncia speciale soprattutto per uno che non ha mai nascosto la passione per la squadra partenopea. Come vivrà la gara contro il Napoli?
“Sicuramente, per me, tornare a giocare al San Paolo e farlo proprio in questo momento sarà un’emozione straordinaria: dopo quello che è successo domenica ho grande entusiasmo e trovo un Napoli fortissimo, che lotta per lo scudetto e per arrivare fino in fondo in Europa League. Parliamo della squadra della mia città e del mio cuore, ma il Catania è già dentro di me, perché sono un professionista e perché questa grande avventura appena iniziata mi emoziona: non sarà quindi una gara come le altre. Tornerò a tifare per il Napoli da lunedì, adesso devo onorare la maglia numero 10 rossazzurra, proprio dove si è espresso il più grande numero 10 della storia del calcio. Rivedo spesso le prodezze di Maradona in dvd. Ho già giocato molte volte, da avversario, a Napoli: l’ultima in B, col Frosinone, nell’anno della promozione degli azzurri. Finì 1-1 e segnai su rigore. Allo stadio ci saranno tutti i miei fratelli, immagino. Rimarranno a casa, invece, mia moglie, il bimbo e i miei genitori: si gioca di sera, emotivamente è molto coinvolgente”.
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