Catania, Lodi: “In nazionale dopo aver dimostrato il mio valore”

CATANIA INTERVISTA LODI / CATANIA – Francesco Lodi si gode i due gol su punizione di domenica scorsa e rilascia le prime parole da idolo dei tifosi del Catania. Ecco l’intervista rilasciata al ‘Corriere dello Sport’:

Si è presentato con il suo marchio di fabbrica. Due calci da fermo da urlo. Ci racconti gli ultimi istanti.

“Domenica, in occasione della prima punizione, mi si è avvicinato Terlizzi e mi ha chiesto se avessi intenzione di crossare o tirare. Ho svelato al mio compagno l’intenzione e lui si è detto sorpreso, evidenziando giustamente la difficoltà per via della posizione defila­ta, ma fiducioso. Gli ho detto di non pre­occuparsi, sentivo che avrei potuto se­gnare e così è stato. Sulla seconda ero un po’ più sicuro, era in zona “mia”. Ho detto a Terlizzi di “allungare” la barrie­ra, perché avrebbe potuto mettere in difficoltà il portiere: così è stato”.

Ha fatto la trafila delle Nazionali gio­vanili e vanta tre presenze con l’Under 21. Ma un sogno nel cassetto con la ma­glia azzurra nella Nazionale maggiore lo mantiene?

“Prematuro. Ne riparleremo quando avrò dimostrato il mio valore, quando avrò dato continuità alle belle presta­zioni, quando con la mia squadra avrò centrato gli obiettivi”.

Da una maglia azzurra all’altra. Do­menica la notte del San Paolo si annun­cia speciale soprattutto per uno che non ha mai nascosto la passione per la squadra partenopea. Come vivrà la ga­ra contro il Napoli?

“Sicuramente, per me, tornare a gio­care al San Paolo e farlo proprio in que­sto momento sarà un’emozione straor­dinaria: dopo quello che è successo do­menica ho grande entusiasmo e trovo un Napoli fortissimo, che lotta per lo scudetto e per arrivare fino in fondo in Europa League. Parliamo della squadra della mia città e del mio cuore, ma il Ca­tania è già dentro di me, perché sono un professionista e perché questa grande avventura appena iniziata mi emoziona: non sarà quindi una gara come le altre. Tornerò a tifare per il Napoli da lunedì, adesso devo onorare la maglia numero 10 rossazzurra, proprio dove si è espres­so il più grande numero 10 della storia del calcio. Rivedo spesso le prodezze di Maradona in dvd. Ho già giocato molte volte, da avversario, a Napoli: l’ultima in B, col Frosinone, nell’anno della pro­mozione degli azzurri. Finì 1-1 e segnai su rigore. Allo stadio ci saranno tutti i miei fratelli, immagino. Rimarranno a casa, invece, mia moglie, il bimbo e i miei genitori: si gioca di sera, emotiva­mente è molto coinvolgente”.

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