Bari, Ventura: “Ho deciso io di andare via. Mutti? Ha una squadra forte”

BARI VENTURA PARLA IL GIORNO DOPO AVER LASCIATO LA PANCHINA / BARI – Giampiero Ventura il giorno dopo l’addio alla panchina del Bari ai microfoni di ‘Radio Sportiva’ cerca di spiegare i motivi della scelta: “Non è stata una decisione della società. E’ stata presa una decisione su un mio invito per vedere se questo può servire al Bari, visto l’affetto e la stima che ho per questa città, società e proprietà. Anche ieri i Matarresse mi hanno ribadito la volontà di non allontanarmi, ma è stato meglio così”. Poi il tecnico ripercorre i fatti dall’estate ad oggi: “Dopo le cessioni di Ranocchia e Bonucci siamo ripartiti questa estate, battendo la Juventus, giocando bene a Napoli. Poi nel giro di un mese abbiamo perso ben otto titolari per infortunio, tutti molto importanti per noi. Alla fine ci siamo ritrovati a giocare con giocatori della Primavera o presi di ritorno dalla C2. La Juve perde Quagliarella e prende Toni, perde Toni e prende Matri, questo è il calcio….Chiaramente qualche errore è stato fatto, probabilmente anche sotto l’aspetto psicologico e di approccio alle gare, rispetto allo scorso anno. E’ stata tutta una serie di circostanze che hanno portato a questo risultato. Il mio rapporto tra me e la società andava al di là del rapporto professionale. C’era bisogno di serenità. Spero che il mio allontanamento voluto serva a fare qualcosa per togliere questo macigno dalla testa di società e giocatori. Adesso che vengono recuperati dei giocatori le cose potrebbero migliorare. Io ho fatto questo gesto col cuore e spero vivamente che possa servire a qualcosa”.
Poi sul rapporto con i tifosi biancorossi: “Mi hanno sconvolto, in senso positivo, lo scorso anno in 60mila al San Nicola oppure in 10mila a Roma. Dire che sono stati straordinari è poco. E’ poi vero che davanti a una lunga striscia di risultati negativi il tifoso sopporta, poi sbotta…”. Infine una parola sul presidente Matarrese e sul nuovo tecnico Bortolo Mutti: “E’ di una sensibilità e umanità unica. La sua figura è stata una sorpresa positiva e incredibile. Il mio successore ha una squadra molto più forte di quanto dicano i risultati. Sono convinto che questa squadra abbia bisogno solo di un risultato positivo per ripartire come deve essere”.

S.C.

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