CINEMA I FANTASTICI VIAGGI DI GULLIVER IN 3D / ROMA – Liberamente ispirato alla saga dello scrittore irlandese, il film ‘I fantastici viaggi di Gulliver in 3D’ – uscito nelle sale lo scorso 4 Febbraio – è una rivisitazione in chiave moderna dell’opera letteraria dalla quale prende l’omonimo titolo. Poco è rimasto nella trasposizione cinematografica, se non i piccoli ometti ed il nome del protagonista, Lemuel Gulliver: ad interpretarlo è stato chiamato l’attore hollywoodiano Jack Black. Il regista Rob Letterman, tuttavia, attinge a piene mani dai primi due libri dell’opera, tentando un riadattamento moderno per un target giovane.
Lemuel è un semplice fattorino di una casa editrice newyorkese innamorato di Darcy (interpretata da Amanda Peet), una giovane giornalista specializzata in reportage di viaggio con la quale non riesce a fare il primo passo. A causa del più classico degli equivoci i due riescono ad incontrarsi: la ragazza scambia Lemuel per un talentuoso reporter e lo invita in un viaggio verso il Triangolo delle Bermuda. Gulliver, senza pensarci due volte, accetta la proposta per mettersi in luce agli occhi della ragazza, trovandosi però catapultato, dopo essere stato travolto con l’intera spedizione da un’onda anomala, sulle coste dell’isola di Lilliput, un regno abitato da persone minuscole che lo catturano, esattamente come nel libro di Swift. Lemuel dovrà riuscire a conquistare la stima e la fiducia dei Lillipuziani: ci riuscirà spegnendo l’incendio divampato al palazzo del Re di Lilliput (facendo pipì sulla reggia), e salvandolo da morte sicura.
Lemuel Gulliver, squallido impiegato nella vita di tutti i giorni, assume uno spessore d’eroe agli occhi dei piccoli abitanti del regno, anche per la gioia dell’amata Darcy, lei stessa finita sull’isola sperduta di Lilliput.
Prodotto dalla Dreamworks e sceneggiato da Joe Stillman e Nicholas Stoller, il cast del film è composto da attori di buon livello come Jason Segel, Emily Blunt, Amanda Peet, Billy Connoly, Chris O’Dowd, James Corden, Catherine Tate, Olly Alexander e la punta di diamante Jack Black.
Un piacevole racconto, una storia che scorre senza intoppi infarcita di citazioni tratte dai più famosi film prodotti negli ultimi 30 anni, il cui regista decide di concentrarsi principalmente sulla prospettiva con la quale può essere vista la vita: prima come un semplice impiegato postale e successivamente come un gigante buono in grado di risolvere anche i più spinosi problemi che affliggono il regno di Lilliput. Unica nota negativa, sebbene il film sia nel complesso piacevole, è il 3D, non troppo curato a dir poco.
Emiliano Tarquini