Giovinco, ma allora la storia del Parma grande gruppo è vera?
“Tutto quello che si dice è la verità: usciamo spesso insieme, scherziamo, ridiamo, siamo amici fuori dal campo. Qui mi trovo benissimo, la città è stupenda”.
Ha avuto segnali da Prandelli?
“No, per ora no, ma sono sicuro che se continuo a far bene con il Parma, la Nazionale verrà di conseguenza”.
Si aspettava una Juventus con questa classifica?
“No, pensavo avesse le qualità per lottare per lo scudetto. Ma credo, e glielo auguro, di rientrare subito nel giro”.
Forse, col senno di poi, la Juve si sarà un po’ pentita di aver lasciato andare Giovinco…
“Questa domanda dovete farla a loro. Io ho già detto quello che penso, più volte. Magari sì, si sono pentiti, ma a me non interessa”.
Però la prossima volta, se segnerà, esulterà?
“Dipenderà da come mi sento. Prima della partita con la Juve, dentro di me avevo tanta rabbia. Poi mi è sembrato giusto non esultare. Ma sono un professionista, sono a Parma e in futuro si vedrà”.
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