In migliaia in piazza per manifestare con la Fiom

ROMA – In centinaia sono stati i metalmeccanici scesi questa mattina nelle piazze italiane per manifestare contro gli accordi sugli stabilimenti Fiat di Pomigliano e di Mirafiori. Adesioni allo sciopero molto elevata; In corteo anche studenti e precari

In centinaia sono stati i metalmeccanici scesi questa mattina nelle piazze italiane per manifestare contro gli accordi sugli stabilimenti Fiat di Pomigliano e di Mirafiori , con l’obiettivo di tutelare il contratto nazionale da Confindustria e Federmeccanica. Insieme a loro sfilano nelle principali città d’Italia anche studenti e precari. Contemporaneamente alle numerose manifestazioni indette dalla Fiom, 18 regionali e quattro provinciali in Liguria, ci sono stati presidi e cortei dei sindacati di base Usb che hanno indetto uno sciopero generale dei metalmeccanici.

In cortei come quello di Torino, Pomigliano e Cassino i gruppi sindacalisti di base Usb hanno aderito ai cortei della Fiom. Dalle piazze italiane, Bologna tra gli esempi, i lavoratori hanno nuovamente chiesto alla Cgil la ripresa dello sciopero generale di ogni categoria, contestando i rappresentanti Cgil impegnati sul palco.

LE ADESIONI ALLO SCIOPERO – La Fiom ha diffuso i dati sulle adesioni allo sciopero Fiat, pari a circa l’80% per la Powertrain di Mirafiori, del 65% per lo stabilimento di Cassino e del 50% per lo stabilimento di Melfi. Per la Fiat l’adesione media è stata del 25%. Del 95% l’adesione nello stabilimento Marcegaglia di Asti.

TERRENO DI CONFRONTO PER EVITARE IL CONFLITTO – Il responsabile dell’Ufficio sindacale della Fiom, Maurizio Landini in corteo a Milano ha dichiarato: “Federmeccanica e Confindustria devono sapere che se fanno quello che fa la Fiat ci sarà un conflitto che non ha precedenti nel nostro Paese. Noi vogliamo fare accordi, vogliamo che le aziende funzionino e che i diritti siano estesi, per questo offriamo un terreno di confronto”.

Il numero uno della Fiom ha escluso attriti con il leader della Cgil Susanna Camusso mentre al contrario parla di “discussione aperta” sulla possibilità di uno sciopero generale. “Lo sciopero è riuscito- ha continuato – e la Cgil e la Fiom insieme hanno portato in piazza centinaia di migliaia di persone”.

Luca Bagaglini

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