UDINESE GUIDOLIN / UDINE – Numeri importanti per l’Udinese di Francesco Guidolin che nelle ultime tre giornate di campionato ha superato in trasferta il Genoa, sfiorato la vittoria in casa del Milan e piegato al ‘Friuli’ la nuova e ancora imbattuta Inter di Leonardo. E non finisce qui. Di Natale e compagni domenica sera dovranno misurarsi con la Juventus, altro importante banco di prova. Guidolin ha il timore che gli elogi incassati durante questi giorni possa allentare la tensione dei suoi ragazzi: “Dobbiamo chiudere i giornali e mettere da parte, pur conservandola giustamente nella nostra memoria, la giornata di domenica, i complimenti, che vanno tutti ai miei giocatori, che ci sono giunti in questi giorni e concentrarci su Torino. Le squadre importanti, infatti, fanno così e non si cullano sugli allori -ha spiegato il tecnico dei friulani nella conferenza stampa tenutasi oggi-. Il complimento più bello? Quello secondo cui giochiamo un gran bel calcio. Ecco, per un allenatore parole del genere fanno davvero piacere, ma il nostro scopo, adesso, deve essere quello di proseguire sulla strada tracciata. Dobbiamo avere la capacità di continuare ad essere brillanti nel fraseggio e al contempo pratici e concreti come lo siamo stati contro l’Inter. In questo momento stiamo raccogliendo i frutti di un lavoro cominciato il 13 luglio con la preparazione. Io ho visto sempre la squadra impegnarsi con grande abnegazione, rispondere puntualmente alle nostre sollecitazioni e non mollare mai. Certo, è inutile negarlo, ci sono stati momenti difficili, ma io ho sempre sentito la fiducia della società e dall’inizio sono convinto di avere tra le mani un gruppo di qualità in grado di rimettersi in carreggiata. Particolare che si è puntualmente verificato. La Juventus? Non credo che la formazione di Del Neri abbia paura di noi. Sappiamo che troveremo un ambiente carico e una squadra tonica e molto decisa. La nostra classifica? Abbiamo fatto una grande fatica per arrivare dove siamo adesso e vorremmo rimanere attaccati al treno delle prime della classe. L’ambizione e il desiderio di andare sempre più in alto non ci mancano, ma non dobbiamo mollare. Questo ottimo periodo è gratificante, ma carica ancora di più i ragazzi di responsabilità perché la gente, ormai, ha visto cosa è in grado di fare questa squadra”.
A.B.
