Il 25% degli italiani nè studia né lavora

ROMA – Italia in prima posizione nella classifica europea per numero di giovani, tra i 15 e 30 anni, che dopo aver abbandonato gli studi sono senza lavoro. Questo il risultato emerso dal rapporto Istat denominato ‘Noi Italia’ secondo cui sono circa 2milioni ( 21,2%) gli italiani che, senza essere iscritti ad alcun percorso di formazione, non svolgono neppure un’attività professionale.

‘NOI ITALIA’ – Per il secondo anno consecutivo l’Istat evidenzia e mette a confronto con gli altri paesi Ue le problematiche italiane a livello sociale ed economico. Lo studio è specifico e pone un prospetto delle differenze anche dal punto di vista regionale.

PROFESSIONISTI E TITOLI – La percentuale di giovani nella fascia 18-24 anni con solo la licenza media è pari al 19,2%, percentuale che porta l’Italia a collocarsi tra le posizioni peggiori nella classifica Ue-27, anche in considerazione dell’aumento rispetto al 2009 (14,4%). Cresciuta invece di 3 punti percentuale tra il 2004 e il 2009, raggiungendo il 19%, il numero di possessori di laurea (o titolo equivalente) tra i 30 e i 34 anni.

OCCUPAZIONE IN ITALIARisulta occupata il 57,5% della popolazione italiana (fascia d’età 15-64 anni) con distinzioni rispetto al sesso. Le donne attualmente sotto contratto sono infatti circa il 46,4% contro un’occupazione maschile pari al 68,6%.

Il tasso di disoccupazione in Europa, tra i 15 e i 64 anni, è del 28,9% mentre quello nazionale è pari al 37,6% collocandosi al terzo posto della classifica europea.

Preoccupante infine il rapporto tra popolazione giovanile e quella senior, corrispondente a 100/144 (stima 1 gennaio 2010); a livello europeo solo la Germania ha un indice più elevato. Tra le regioni italiane quella con il più alto tasso d’anzianità è la Liguria, mentre la Campania è la regione più “giovane”.

Luca Bagaglini

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