ROMA-LAZIO, REJA IN POSTPARTITA / ROMA – Edy Reja perde nuovamente il Derby della Capitale. La Roma si conferma sua bestia nera: in carriera, ha perso 10 incontri su 12 contro i giallorossi. E gli altri 2 sono stati pareggi. Raggiunto da Rai Sport a margine di Roma-Lazio 2-1 in Coppa Italia, il tecnico goriziano ha ammesso la statistica: “E’ una costante, ma non c’è niente da fare: la sorte gira sempre dalla parte della Roma. Meritavamo di più per quanto prodotto in campo: eravamo più reattivi di loro, ma hanno messo in campo qualche qualità in più. Buona prestazione, al di là delle palle gol che abbiamo sprecato. Mi è piaciuto Kozak – che sa fare gol e su cui puntiamo -, ed in generale tutta la squadra è stata oltre la sufficienza. Non dobbiamo perdere questo spirito e questa condizione perdere per strada. Zarate? Ha grandi qualità e la convinzione di saltare sempre l’uomo, ma il calcio si gioca in 11. Bisognerebbe avere più palloni, e se non comincerà a giocare con la squadra bisognerà prendere provvedimenti”.
“Lichtsteiner ha tenuto largo il braccio nell’occasione del rigore – non ha negato Reja -, ma lì è questione di millimetri: aveva le braccia alzate sul cross, ed è stato fischiato. La Roma ha sempre episodi a favore che a noi non capitano. Tra l’altro, Juan era ultimo uomo quando ha fatto il fallo da rigore su Zarate. Come sempre succede, gli episodi vertono solo da una parte…”.
M.T.