Google e il problema per l’acquisizione di Ita Software

ROMA – Il Dipartimento di Giustizia americano sta prendendo in considerazione la possibilità di intentare una causa che abbia come conseguenza il blocco delle procedure di acquisizione del software di informazioni turistiche, chiamato Ita Software, da parte del famoso motore di ricerca Google; in ballo 700milioni di dollari. La motivazione di una tale decisione sarebbe da attribuire a violazioni Antritrust.

IN ATTESA DEL RESPONSO – Per il momento, si apprende da Bloomberg News, nessuna decisione è stata presa in merito all’ufficializzazione dell’arresto forzato delle trattative partite lo scorso luglio tra le due compagnie. Intanto aziende come Expedia, Travelocity e Microsoft continuano ad opporsi affinchè l’accordo non vada in porto, in quanto affermano che sia solo un modo per trasferire il dominio della ricerca in un nuovo comparto. Con la conseguenza che i gruppi già attivi nel settore vedrebbero annulata la possibilità di fare concorrenza.

MICROSOFTE E BING – Nello specifico Microsoft, principale concorrente numero uno di Google, è motivata a evitare l’accordo in questione perché vorrebbe cercare di scalare l’ascesa al mondo della ricerca con Bing. Infatti questa nel caso in cui Ita Software e Google non raggiungessero l’intesa, si troverebbe in posizione di vantaggio rispetto gli altri.

In attesa di un possibile procedimento legale, Google ha già evidenziato un emendamento della legge che obbliga il governo di prendere la decisione, se contestare o meno l’accordo, entro trenta giorni.

Il portavoce della società di Mountain View, Adam Kovacevich, fiducioso sulla buona riuscita dell’affare dichiara: “Continuiamo a collaborare con il Dipartimento di Giustizia e riteniamo che l’acquisizione non sia un ostacolo alla competizione nel settore”.

Luca Bagaglini

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