JUVENTUS-PARMA 1-3 / TORINO – Non inizia nel migliore dei modi il 2011 della Juventus che perde malamente in casa contro il Parma e ora deve sperare in uno stop del Milan a Cagliari per non vedere la vetta della classifica allontanarsi. Giustiziere dei bianconeri è uno dei tanti ex in campo: Sebastian Giovinco, autore di una doppietta, aiutato però nella sua impresa dalla follia di Felipe Melo.
L’inizio partita è da brividi per gli uomini di Del Neri: al 4’ il ginocchio di Quagliarella va ko (entra Amauri), mentre al 18’ entra in campo il Felipe Melo dello scorso anno che si fa espellere dopo aver rifilato una tacchettata sul viso di Paci. La Juventus però tiene bene il campo e non risente dell’inferiorità numerica, anzi sono proprio i padroni di casa ad andare in gol con Chiellini sugli sviluppi di un calcio piazzato di Del Piero, ma l’arbitro De Marco annulla per un fallo del difensore su Mirante. Del Neri prova a rimodellare la squadra e inserisce Pepe al posto del capitano, ma è il Parma che nel finale di tempo riesce a passare in una delle poche sortite offensive con Giovinco abile a gettarsi sul pallone dopo un miracolo di Storari su un colpo di testa di Gobbi.
L’inizio ripresa è ancora peggiore per la Juventus che si butta subito tutta in avanti e subisce al 3’ il contropiede del Parma, finalizzato ancora una volta da Giovinco. Del Neri prova a sistemare la squadra con Sissoko al posto di Sorensen e il gol di Legrottaglie al 14’ sembra dargli ragione. Le speranze juventine durano però l’arco di due minuti, perché al 16’ Chiellini stende in area Crespo: De Marco concede il rigore e l’argentino dagli undici metri non fallisce. La partita in pratica finisce qui, anche se Krasic prova a riaprirla con un tiro da fuori area che sfiora il palo. Il resto è solo Parma che nasconde la palla ai bianconeri, realizza il poker con Palladino (un altro ex) e si porta a casa tre punti meritati e fondamentali. Alla Juventus non resta che rammaricarsi per l’infortunio di Quagliarella e sperare che Melo abbia imparato la lezione e non ripeta più gesti come quello di oggi che hanno deciso il destino della partita.