ROMA – Nonostante la crisi molti giovani intraprendenti riescono a sopravvivere e in alcuni casi addirittura ad assumere. E’ uno solo il fattore che unisce tutte queste imprese, studi associati e cooperative; la capacità di identificare un segmento di mercato ancora inesplorato e di scommetterci sopra.
LE AZIENDE CHE HANNO VINTO LA CRISI:
Settore designe – Merita di rientrare nella classifica Dotdotdot (www.dotdotdot.it), uno studio che si occupa di design interattivo, quindi scenografia e installazioni architettoniche, nato nel 2004 a Milano. Il cui vero punto di forza e che lo differenzia da tutti gli altri è che prevede la partecipazione del pubblico.
A riuscire nell’impresa, due architetti, Giovanna Gardi e Laura Dellamotta, un designer Fabrizio Pignoloni e un laureato in filosofia, Alessandro Masserdotti. “Avevamo già lavorato insieme – ha detto Pignoloni – così dopo gli studi, abbiamo deciso di aprire uno studio associato”.
L’interaction design “in Italia era ancora poco diffuso e per noi è stata una base, l’elemento che ci ha permesso di farci conoscere e di superare la difficoltà più grande per una giovane impresa: entrare nel mercato”.
Questa srl oggi vanta numerosi clienti, quali ad esempio: Bmw, Citroen, Nespresso e Pitti uomo.
Settore tecnologico – Un’altra azienda che vanta numeri non solo in termini di mercato ma anche di assunzioni è Gecod (www.gecod.com), azienda Bolognese nata nel 2007 e composta da professionisti del settore con un’età media di 29 anni; la società scommette sulla formazione e sull’impiego di informatici ed esperti del marketing. I tre fondatori, Luca Brunetti, Marco Piruccio e Luca Amendola, possono affermare di aver raggiunto traguardi utopistici entrando in affari con colossi come Ducati e BolognaFiere (a livello locale) e con l’università di Los Angeles Ucla (a livello internazionale).
Settore sociale – A puntare su questo i quattro fondatori del Centro per l’autonomia ausilioteca campana (Caac, http://centroausili.org), fondato nel 2007.
Il 32enne Francesco Zanfardino, tecnico informatico esperto in ausili: “Al sud i centri ausili per i disabili sono pochi: noi abbiamo preso a modello l’Ausilioteca di Bologna, la più avanzata struttura del genere, e abbiamo provato a ricoprire questo ruolo”.
Luca Bagaglini