ROMA – Oltre 4.600 dipendenti della Fiat di Pomigliano d’Arco saranno riassunti dalla Newco. Il gruppo lavorerà nello stabilimento campano della Panda. A siglare il nuovo contratto sono state la Fim, Fismic, Ugl, Uilm e i quadri dela Fiat. Assente invece la Fiom.
NOVITA’ CONTRATTUALI – Ad ogni lavoratore sarà incrementato lo stipendio di 30 euro lordi al mese ma la novità riguarda l’inquadramento del personale, in quanto sono previste fasce intermedie con l’obiettivo di consentire l’avanzamento di carriera.
FIOM ANNUNCIA LO SCIOPERO – Intanto la Federazione Impiegati Operai Metallurgici, con l’appoggio della Cgil, ha annunciato uno sciopero di 8 ore previsto per il 28 gennaio e interessante l’intero comparto metalmeccanico. Centodue i voti favorevoli, ventinove gli astenuti.
I DIRITTI DEI LAVORATORI – Per il segretario generale Maurizio Landini il comportamento della Fiat è un ”attacco senza precedenti ai diritti e alla democrazia. Non è vero – ha dichiarato ai microfoni del Tg3 – che per investire in Italia bisogna negare i diritti dei lavoratori. La Fiat non è entrata nel merito di quello che serve veramente a cominciare dall’innovazione. Noi non vogliamo lasciare soli i lavoratori di Pomigliano e di Mirafiori.
“La Fiat sta cancellando il lavoro in questo Paese, sostituendolo solo con l’impresa. I lavoratori così diventano ‘schiavi’, ricattati e senza diritti. Quello che sta facendo la Fiat in Italia è contro gli interessi del nostro paese. La Fiom non si cancella con le minacce e la Fiat sta sbagliando perché senza il consenso non si governano le imprese”.
L’ATTACCO A FIM E UILM – ”Fim e Uilm stanno diventando sindacati aziendali, sarebbe utile che si fermassero perché stanno cancellando con le loro mani la loro storia e il loro futuro’. Questi accordi sono inoltre ”un pugno in faccia a Confindustria e Federmeccanica.
” Invitiamo tutti a essere vicini ai lavoratori della Fiat di Pomigliano e Mirafiori. Faremo iniziative per una raccolta firme per mantenere il contratto dei metalmeccanici com’è, senza deroghe. Inoltre il 3 e il 4 febbraio si terranno le assemblee dei lavoratori metalmeccanici per decidere le iniziative opportune per riconquistare un contratto collettivo nazionale“.
Luca Bagaglini