Mercato Milan, speciale: da Bale a Ibrahimovic, i colpi falliti e centrati del 2010

MERCATO MILAN / MILANO -Prima puntata dello speciale di Calciomercato.it dedicato all’approfondimento per squadra sul mercato 2010. Si parte dal Milan:

Da Mancini a Robinho, da Beckham a Boateng, passando per Ibrahimovic e chiudendo con Cassano (l’ex doriano verrà però annunciato ufficialmente il 3 gennaio 2011). E’ questo il mercato del Milan targato 2010. Un’ annata dai due volti: la prima metà caratterizzata da tanti ‘no’, qualche ‘forse’ e pochissimi ‘si’; i secondo sei mesi , fatti di trattative reali e colpi ben assestati alle rivali per tornare a primeggiare.

Procediamo con ordine. Gennaio 2010 è la prima tappa del mercato milanista. Leonardo in panchina, che da sei mesi chiede alla società una punta di movimento e un terzino offensivo. Galliani sonda il mercato, cercando di accontentare il suo allenatore: Dzeko, Luis Fabiano e Gareth Bale i sogni per far tornare a splendere la squadra del tecnico brasiliano, sempre più impegnato nel disperato tentativo di far dimenticare la cessione di Kakà ai tifosi in estate. L’epilogo della sessione invernale 2010 sarà, se possibile, ancora peggiore di quello estivo: gli unici veri volti nuovi sono quelli di Amantino Mancini e Dominc Adiyiah, che si uniranno al ritorno di David Beckham. Per il David di Milanello è la seconda volta in rossonero, per il brasiliano un’autentica sfida dopo il flop con l’Inter, mentre il giovane ghanese è fresco della vittoria del Pallone d’Oro Under 20. Per il resto, poco altro: la società sembra interessata più a trattenere gli scontenti, Flamini e Huntelaar su tutti, e a respingere le continue avances per Alexandre Pato provenienti da Chelsea e Real Madrid. Resteranno tutti, almeno fino a giugno.

Nonostante la finestra di mercato sia chiusa, gli uomini mercato di via Turati continuano a lavorare febbrilmente per il Milan che verrà. Cominciano a febbraio i primi affari con Mino Raiola: tutti pensano ad un interessamento per l’ancora nerazzurro Mario Balotelli, in realtà verranno definiti i primi accordi per Rodrigo Ely, 17enne difensore centrale del Gremio. Per i grandi colpi, si deve ancora aspettare. Sempre in difesa, ad aprile si dichiara rossonero da giugno Mario Yepes, capitano del Chievo. Non certo un colpo da far tremare le ginocchia agli avversari e guarire dallo scetticismo i tifosi.

Maggio è il mese dell’addio a Leonardo e del benvenuto a Massimiliano Allegri, dopo un ‘tira e molla’ con il presidente del Cagliari, Massimo Cellino. La società sembra muoversi per mettere a punto dei colpi per rinforzare la squadra, soprattutto nelle secondo linee.

In estate, oltre a Yepes, gli affari si muovono sull’asse Milano-Genova: arrivano Marco Amelia in porta, Sokratis Papastathopoulos in difesa e Kevin-Prince Boateng a centrocampo, grazie alla preziosa collaborazione con i rossoblù. Il neo tecnico chiede insistemente il suo pupillo in Sardegna, Andrea Lazzari, ma invano. Bonucci, invece, si accasa alla Juventus. Intanto, i mugugni cominciano ad arrivare anche dall’interno dello spogliatoio: Ronaldinho, Pato e Thiago Silva, i gioielli del Milan di Leonardo, non vedono prospettive e cominciano a lanciare segnali dal Brasile. Gattuso sembra intenzionato ad andarsene, salvo poi ritrattare pochi giorni dopo, senza un apparente motivo. Galliani e Berlusconi, alla presentazione della squadra, chiariscono che il mercato è concluso e spengono subito le voci che portano a Balotelli, Ibrahimovic e Robinho. In questa sessione, sembra non esserci spazio per le illusioni. Tuttavia, sembrano ancora calde le piste che portano al sogno Edin Dzeko, al sempreverde Luis Fabiano e all’outsider giapponese Keysuke Honda. Nomi che si raffredderanno sempre di più con lo scorrere dei giorni. I colpi delle avversarie, come Milos Krasic, dal CSKA Mosca alla Juventus, non fanno che deprimere sempre di più gli animi dei tifosi, che tacciano di immobilismo la società rossonera. Arriva Bruno Montelongo, terzino del River Plate di Montevideo, non certo il Maicon uruguaiano. Quando tutto sembra finito, però, ecco che si alimentano le voci sulla rottura tra Zlatan Ibrahimovic e il Barcellona. Voci che provocano l’ilarità generale, date anche le premesse del mercato rossonero. Con il passare dei giorni, invece, l’affare sembra sempre più realta, finché il 28 agosto il sito della società rossonera può con soddisfazione presentare l’attaccante svedese. Grazie ai buoni rapporti con Mino Raiola, l’affare va in porto per una cifra vicina ai 24 milioni di euro. Tutto finito? Macché. C’è tempo anche per concludere con il botto-Robinho. Un altro attaccante, un altro assistito di Raiola. Gli arrivi nel reparto offensivo costringono Borriello e Huntelaar a fare le valigie: il primo si accaserà alla Roma, il secondo in Germania, allo Shalke 04. Per l’attaccante italiano, si comincia subito a parlare di un accordo che a giugno potrebbe portare Philippe Mexes in rossonero.

La squadra appare completa, soprattutto in attacco. A parte un inizio zoppicante, Allegri guida i suoi fino al primo posto in classifica, soprattutto grazie ad un Ibrahimovic straordinario. Per il mercato di gennaio si pensa ad una punta centrale che possa sostituire l’infortunato Inzaghi. Si pensa a Matri e Paloschi. Invece no: arriva, quasi a sorpresa, Antonio Cassano. La Sampdoria si sbarazza del barese ed a Milanello son ben lieti di accoglierlo. Un acquisto che mostra cordialmente l’uscita a Ronaldinho, fuori dagli schemi di Allegri e con una voglia matta di tornare in Brasile. Con l’arrivo di ‘Fantantonio’ si chiude il 2010 del mercato del Milan. Difficile che il 2011 riservi queste sorprese, ma attenzione. Oltremanica, c’è sempre Mario Balotelli: come Ibrahimovic, un altro ex interista; come lo svedese, un altro assistito di Mino Raiola. Un altro che, nonostante il suo passato, a Milanello accoglierebbero a braccia aperte.

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