SAMPDORIA, PARLA GARRONE / GENOVA – In un’intervista sul sito ufficiale sella Sampdoria parla il patron Garrone e lo fa a 360 gradi. Questo un estratto dell’intervista. Su Cassano: “Era per noi un giocatore indispensabile, una prima donna e questo lo sapevamo. A volte puoi concedere qualcosa ma nel calcio poi ci sono altri aspetti da tenere di conto. Ho pagato per mandarlo via? E’ vero ho contribuito alla somma dovuta al Real: il calciomercato deve essere anche un insegnamento a dei valori. Ci sono dei limiti da rispettare ed io devo in primis lavorare per fare in bene della società. Ci mancherà come giocatore ma serviva un segnale forte”.
Su Gasparin: “Non eravamo d’accordo sul modo di gestire la socetà. La figura del direttore generale è venuta meno. Volevamo determinate persone con certi incarichi perchè come ripeto, il primo obiettivo deve essere la società ed il suo bene. E’ stata una decisione ponderata, come tutte. Questo non significa che la famiglia non sia interessata più alla gestione della squadra, anzi direi che ciò dimostra decisamente il contrario”.
Sul mercato e sul nuovo stadio: “L’obiettivo della società non è certo smantellare la squadra. Vogliamo piuttosto continuare a far bene come gli ultimi anni. I big non partiranno, al massimo solo chi non è ritenuto indispensabile dal mister. Sul progetto del nuovo stadio ci stiamo lavorando ormai da tempo ma come sappiamo non è certo cosa facile e ci vorrà del tempo. Vediamo quello che posiamo fare”.