Inter, Leonardo: “Tradimento? Sono uomo libero. Su Kakà, Mourinho e Milan dico che…”

Leonardo (Getty Images)

INTER, CONFERENZA STAMPA LEONARDO / MILANO – E’ un Leonardo molto emozionato quello che si presenta alla stampa da allenatore dell’Inter: “E’ una situazione molto affascinante e sono emozionato: non cercavo lavoro, ma una grande sfida come questa – le prime parole del tecnico brasiliano – Impossibile dire di no alla proposta dell’Inter, è un’opportunità meravigliosa: il rapporto col presidente è sempre stato genuino e di amicizia. E’ un giorno speciale, quello dell’allenatore è un ruolo delicato, rispetterò le gerarchie ma ribadisco la grande stima. Nella mia vita ho  sempre cercato di essere libero nelle scelte e di restare me stesso. Milan? Lo ringrazierò per tutta la vita e non lo dimenticherò mai: in 13 anni ho vissuto lì da giocatore, dirigente e allenatore, ma non mi sento colpevole nè ho rimpianti perchè ho sempre detto alle persone come volevo stare nelle realtà. Questa sfida è troppo forte, affascinante, sorprendente: arrivo nell’anno più importante della storia dell’Inter, in un club già importante per la sua storia, sono molto carico, felice ed entusiasta. La squadra c’è già, ha una sua identità e sa come giocare e cosa fare, io non devo inventare nulla ma mettere in condizione i giocatori di rendere: non credo nell’appagamento”.

TRADIMENTO, KAKA’, BENITEZ, SCUDETTO, MOURINHO – Nell’ambiente rossonero qualcuno ha parlato di tradimento da parte di Leonardo: “Rispetto ogni giudizio, si possono avere mille visioni di questa situazione, il calcio vive di emozioni – risponde il tecnico brasiliano che poi parla del paventato interesser per Kakà – Conoscendolo non credo che andrà via dal Real Madrid senza aver fatto bene. Scudetto? Il campionato è ancora lungo, io credo nella rimonta: la situazione è un po’ particolare con 13 punti e 2 partite da recuperare. Basta poco per inserirsi nel gruppo che punta alla vittoria, ma sarà importante partire bene: il Milan è capolista ed oggi è la favorita, ma non dobbiamo pensare adesso a loro, bensì a noi. Il Mondiale ha dato entusiasmo a questa squadra, coronando 2010 unico. Benitez? Ha vinto tanto con Liverpool e Valencia, poi in certi casi succedono alcune situazioni che cambiano le cose, ma non penso ci siano strascichi. Ho già sentito tutti i giocatori per farmi conoscere, non abbiamo tempo: il 6 gennaio saremo in campo. Mourinho? Con me è stato straordinario: l’ho chiamato perchè era impossibile non farlo. Ci siamo confrontati e ho accolto il suo parere su tante cose, lui è un fuoriclasse: dietro conferenze stampa c’è un grandissimo lavoro ancora presente qui. Tifosi interisti perplessi? Anche io lo sono ma in modo positivo, è possibilità enorme: non nego che ho fatto solo un anno da allenatore con mille errori e forse qualcosa di positivo, non sono Mourinho. Non ho mai vissuto il Milan come nemico dell’Inter, la città vive bene rivalità con momenti più o meno tranquilli ma grande rispetto”.

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