Riabilitate le tecnologie del ventunesimo secolo

ROMA – Le tecnologie del ventunesimo secolo, fino ad ora indicate dai sociologi come causa di divorzi e separazioni in ambito familiare, vengono ora riabilitate. La crisi dell’istituzione familiare ha infatti radici ben più antiche e non può essere di certo attribuita esclusivamente ai social network o alle email, causa secondo molti di un indebolimento dei legami e di un incremento di comportamenti egoisti e anti-sociali.

PRO E CONTO DI INTERNET – Le insidie della rete sono innegabili, come lo sono del resto i suoi meriti; nuovi sistemi di comunicazione come Voip, chat, blog, siti di condivisione di foto e video, riducono notevolmente le distanze contribuendo a ricucire rapporti da tempo trascurati o a tenere in contatto familiari ed amici che per un periodo si trovano lontani da casa. Il web offre momenti di condivisione se si è in grado di approcciarvi con curiosità, giocando con i bambini, che più facilmente si muovono nella realtà virtuale, poiché in essa sono cresciuti.

COMBATTERE LA DIFFIDENZA – Risulta paradossale come attraverso i post pubblicati sui social network o nei blog, si giunga a conoscere meglio i gusti e i pensieri dei parenti a noi più prossimi, condividendo con loro il senso di appartenenza alla comunità e contribuendo a combattere la diffidenza ormai radicata nella nostra cultura.

I NUOVI LEGAMI – Menzionando due ricerche del “Pew Internet & American Life group” risalenti al 2008 e al 2009, il Guardian pubblica un articolo col quale sostiene e valorizza questa capacità di aggregazione propria del web. Della rete infatti, non si mette in evidenza l’impulso all’esclusione e all’emarginazione, bensì la capacità di creare nuove modalità di legami, di mantenere in contatto famiglie divise e lontane e di esortarle alla partecipazione in attività sociali. In questo modo gli individui mantengono saldi e vivi i loro rapporti sociali e le loro relazioni con facilità, venendo anche a contatto con culture e modi di pensare differenti, in uno scambio proficuo che possa favorire l’integrazione in tempi in cui al diverso si guarda sempre più con sospetto e diffidenza.

Luca Bagaglini

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