ROMA, IL GIOIELLO DELLO SHAKHTAR E’ LO STADIO / Roma – L’urna dei sorteggi di Champions League è stata benevola nei confronti della Roma di Claudio Ranieri. Almeno sulla carta. lo Shakhtar Donetsk è sicuramente uno degli avversari più abbordabili tra quelli che i giallorossi avrebbero potuto pescare, ma non per questo la doppia sfida non nasconde delle insidie. Il club, fondato il 24 Maggio 1936, vanta una discreta tradizione e un invidiabile palmares, con cinque campionati nazionali, dieci coppe nazionali, tre supercoppe nazionali e una Coppa Uefa. La squadra è guidata da una vecchia volpe come Mircea Lucescu, il 65enne rumeno in Italia sulla panchina di Pisa, Brescia, Reggiana e Inter.
LO STADIO – Ma il vero fiore all’occhiello della società è la Donbass Arena (capienza di oltre 50.000 posti), che Totti & co. avranno il piacere di visitare il prossimo 8 Marzo. Uno stadio a cinque stelle, costato oltre 300 milioni di euro. Si sviluppa su una superficie di oltre 45.000 mq, ha la forma di un’astronave (il design è stato curato dalla stessa società che ha realizzato l’Allianz Arena e lo stadio di calcio di Sidney) e al suo interno presenta: tre ristoranti, quattro bar abbonati, un lounge bar, un fast food, un museo, un centro fitness, un punto vendita per il merchandising ufficiale e vari negozi di abbigliamento. Presso tutte queste attività si potrà consumare e pagare con la carta ricaricabile dello Shakhtar Donetsk. Alla sua inaugurazione non si è badato a spese: ha presenziato la pop star internazionale Beyoncè e la manifestazione è stata organizzata dalla K-events, che in passato ha curato le cerimonie di apertura e chiusura delle Olimpiadi invernali di Torino 2006 e i Giochi del Mediterraneo. Un gioiello del capitalismo.
E.F.