Inter, non solo il Mondiale per Benitez: “Possiamo riprendere il Milan”

INTER MONDIALE BENITEZ MILAN / ABU DHABI (Eau) – Ad Abu Dhabi ma con la testa anche all’Italia. Per Rafa Benitez non c’è solo un Mondiale per Club da vincere: il tecnico nerazzurro non ha infatti nessuna intenzione di interrompere la striscia di Scudetti consecutivi conquistati dall’Inter e lancia un messaggio al Milan capolista. “Non penso che sia impossibile riprendere il Milan. Penso che il distacco sia colmabile, lo insegna la storia dei campionati a tre punti per vittoria. Basta un porcorso positivo, in quattro partite tutto può cambiare. – ha detto Benitez a ‘Inter Channel’ – Ora siamo concentrati sulla finale del Mondiale, abbiamo voglia di fare bene e di vincerla, poi da gennaio ripenseremo al campionato. Io credo che, con tutti o quasi i calciatori al meglio, l’Inter possa farcela anche in campionato. A causa degli infortuni co è mancata un po’ di sana competizione interna, che fa sempre più forte una squadra”.

Nella finale di sabato contro il Mazembe mancherà Sneijder mentre tornerà Maicon. “Mi dispiace molto per Wesley. Aveva lavorato tanto per far bene a questo Mondiale e aveva tanta voglia di fare bene. – le parole di Benitez – Purtroppo, dopo pochi secondi, c’è stata quella brutta entrata da dietro: sfortuna. È presto per sapere quando Wesley ritornerà: per il suo recupero faremo il punto della situazione alla ripresa degli allenamenti dopo la pausa di Natale. Oggi Maicon si è allenato bene, a fine allenamento era arrabbiato per un’azione della partitella, che voleva vincere. Sono fiducioso che possa esserci per la finale”.

Contro gli africani sarà un finale diversa da quella che aveva immaginato Benitez. “Il Mazembe sarà un avversario completamente diverso da quello che abbiamo affrontato in semifinale. Si tratta di una squadra molto forte fisicamente, quasi una nazionale, visto che propone quasi tutti i migliori calciatori della Repubblica Democratica del Congo. Sono un gruppo che lavora tanto, che non molla mai, che suda e corre anche quando sono stanchi. Sono un avversario da rispettare, perché non si arriva tanto in alto se non si ha qualcosa d’importante e delle buone motivazioni. In questo momento preferisco riproporre il 4-2-3-1. con Eto’o a sinistra e Milito in avanti: è un modulo che può dare molto alla squadra. Con il recupero di Milito abbiamo un attaccante che può aiutarci nel contropiede e nell’azione manovrata, che può portare verso il gol se stesso o i compagni di reparto, ma anche favorire l’inserimento dei compagni che arrivano da dietro, come è successo ieri sera con Stankovic e Sneijder”.

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