PAGELLONE / MILANO – Kevin Prince Boateng, a segno per la seconda partita consecutiva, si merita la prima piazza del podio della Top 5. Premiati anche Nenè, autore di una tripletta, e il rosanero Pinilla.
Il peggiore della sedicesima giornata è Martinho del Catania. Male anche Pastore e Muslera.
TOP 5
5° Menez (Roma) – Giocoliere in mezzo al campo e attaccante universale nella ripresa: ci prova di destro, sinistro, a giro e di potenza, ma Gillet gli toglie sempre la gioia della rete. Esce per la standing ovation del pubblico. Conferma. VOTO 7
4° Hamsik (Napoli) – Marekiaro timbra il cartellino, regalando al Napoli tre punti pesantissimi nella lotta per la Champions League. Si destreggia molto bene sulla trequarti, riuscendo anche a servire qualche lucido assist per i compagni. Decisivo. VOTO 7
3° Pinilla (Palermo) – Entra con la voglia di lasciare il segno nell’incontro e ci riesce, realizzando la rete del pari per i suoi e confezionando l’assist perfetto per il gol di Miccoli. La presenza di un ricambio come lui in panchina rende l’idea sulla forza del reparto offensivo rosanero. Sempre pronto. VOTO 7,5
2° Nenè (Cagliari) – Oggi è semplicemente devastante. Segna una tripletta che decide la gara e stende da solo il Catania. Bombardiere. VOTO 8
1° Boateng (Milan) – Due gare consecutive giocate da trequartista e due gol che sbloccano il risultato mettendo la partita in discesa. Le sue incursioni sono devastanti per gli avversari. Dopo Brescia si conferma ad alti livelli in un ruolo che Allegri gli sta cucendo addosso. Visto il ciondolante Seedorf delle ultime giornate, sembra difficile sfilargli la maglia da titolare. Letale. VOTO 8
FLOP 5
5° Veloso (Genoa) – Sta dimostrando di essere troppo lento e compassato per il nostro calcio. Non la prende quasi mai, l’aggressione sistematica dei mediani azzurri lo manda costantemente in crisi. Al termine del primo tempo Ballardini decide che ne ha abbastanza. Bradipo. VOTO 5
4° Guberti (Sampdoria) – La sbornia di complimenti per la doppietta di settimana scorsa non sembra avergli fatto troppo bene. Poco incisivo sulle fasce, prova a cambiare passo nella ripresa, senza grossi risultati. L’altra faccia della medaglia. VOTO 5
3° Muslera (Lazio) – Fino al 94′ non commette errori e lascia trasparire una certa sicurezza tra i pali. All’ultimo minuto la combina grossa, lasciandosi beffare sul suo palo da un pallone inoffensivo che lui stesso devia, tanto per non sbagliare, al centro della porta. Black-Out. VOTO 5
2° Pastore (Palermo) – Poco ispirato, non riesce a mettere in mostra le sue solite accelerazioni e finisce per intestardirsi nella ricerca della giocata. Fantasma di se stesso. VOTO 4,5
1° Martinho (Catania) – Non fa nulla di eclatante, sempre fuori dal gioco. Al termine di una prestazione già insufficiente, pensa bene di farsi espellere per un intervento duro a piedi uniti su Perico. Deleterio. VOTO 4