EDITORIALE / ROMA – Tutti sanno perchè tutti dicono. E’ la prassi di Trigoria, una modalità che chiaramente non piace al pompiere Claudio Ranieri, pronto a spegnere sul nascere le vicende di casa per non creare troppo rumore nella calda piazza capitolina. Casi, recenti, come quelli di Adriano e Pizarro, spifferati, presumibilmente, da alcuni giocatori giallorossi ai curiosi cronisti. Gli stessi che poi cercano di mettere alle strette il tecnico giallorosso davanti ai microfoni, obbligandolo o a sbottare, leggi episodio con Sconcerti, o addirittura quasi a confessare come è accaduto oggi nella conferenza stampa dell’Olimpico. “Pizarro ha l’influenza per questo non ha giocato. E’ pur vero che, forse, non ha digerito qualche panchina. Sono stati fuori difensori e attaccanti che hanno accettato la panchina. Lui forse una volta non l’ha accettata ma fa parte del gioco”. Del gioco però fa parte anche parlare con i giornalisti. I giocatori lo fanno spesso, ma Ranieri ammette di non gradire: “E’ come un Grande Fratello. A Trigoria non ci sono segreti”. Non è infatti mai stato un mistero anche il muso di Adriano. Un cattivo umore censurato da Ranieri che non ha convacato per la sfida con il Bari il brasiliano, ufficialmente per influenza. La febbre a Trigoria è, però, forse troppa contagiosa e quindi non tutti credono alle parole dell’allenatore di Testaccio, alle prese ora con numerosi mugugni. I ‘Vaffa’ in campo ora vengono (“E’ un segnale positivo, vuol dire che i ragazzi ci tengono”), tuttavia, accettati quando fino a poco tempo lo stesso Ranieri si era stizzito per i gesti plateali di Borriello indirizzati a Totti. La confusione di Ranieri non sembra così circoscritta solo al campo.
MERCATO JUVE – Davanti i microfoni e i taccuini i vari rappresentati della Juventus si divertono invece a raccontare i sogni di mercato. Sono lontanissimi infatti di colpi segreti di Moggi perchè da quando l’ex dg è stato allontanato, tutti i vari acquisti, da Diego a Krasic, sono stati dettagliatamente e con anticipo raccontati sulla stampa. Le parole di Agnelli (“Arriverà un campione”), di Del Neri (“Vorrei Pazzini”), non stupiscono così più ma forse c’è chi rimpiange i gialli e i depistamenti di Lucianone. L’attaccante doriano così continua a stringere l’occhio alla ‘Vecchia Signora’ (“Con Del Neri abbiamo lavorato bene la passata stagione”) nella settimana che lo ha visto scomodo testimone contro l’amico Cassano. Oggi si conoscerà il destino di FantAntonio, corteggiato proprio dal club bianconero e dall’Inter anche se a Milano hanno ora altri pensieri. Benitez ad Abu Dhabi sembra però sereno o, almeno, poco spaventato dalle ombre dei vari Spalletti, Capello e Leonardo. La smentita del figlio legale del ct dell’Inghilterra è arrivata anche negli Emirati Arabi, ma in cuor suo Moratti continua a sognare l’arrivo dell’ex tecnico di Roma, Milan e Juventus. L’unico in grado, insieme ad Hiddink, ad ereditare e gestire le scomode vittorie di Mourinho.
Eleonora Trotta
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