MILAN, IBRAHIMOVIC SU MATERAZZI, MORATTI E PALLONE D’ORO / MILANO – C’eravamo tanto amati. Zlatan Ibrahimovic entrò nei cuori dei tifosi nerazzurri un pomeriggio di metà maggio di due anni fa quando, reduce da un infortunio, tornò in campo nel secondo tempo dell’ultima giornata e consegnò lo scudetto all’Inter. Poi i mal di pancia, il gestaccio alla Curva Nord, il trasferimento al Barcellona per vincere la Champions League (che invece finì nella bacheca nerazzurra) ed il ritorno a Milano sull’altra sponda del Naviglio. Da nemico. Il gol decisivo al primo derby e tante dichiarazioni anti-interiste, l’ultima a ‘Studio Sport XXL’: “Materazzi parla un po’ troppo di me, così come fa Moratti: si vede che io sono ancora molto importante per loro, io invece non parlo mai di loro, si vede che non sono importanti per me”.
Il centravanti svedese spende buone parole per l’unico interista con cui non ha giocato a Milano, commentando così l’esclusione di Wesley Sneijder dal podio del Pallone d’Oro: “E’ triste che non lo vinca lui dopo quello che ha fatto nella scorsa stagione, Mondiale compreso – continua Ibra – Ma ormai quel trofeo è diventato una questione solo politica ed è per questo che a me non interessa più vincerlo: preferisco vincere con la squadra”. Milan primo in campionato e, secondo lo svedese, senza rivali: “Non temo né Inter, né Juventus, né Roma né nessuno. Dobbiamo solo continuare così e il Milan vincerà tutto. Non è vero che la squadra è Ibra-dipendente, ognuno di noi dipende dagli altri compagni”.