Mercato Inter, esclusivo Capello jr: “Nessun sondaggio da nessun club per mio padre”

Fabio Capello (Getty Images)

CONTRATTO COLLETTIVO CAPELLO / ROMA – “Ho parlato proprio ieri con mio padre il quale non mi ha riferito nessun sondaggio di altro club. Il suo viaggio ad Abu Dhabi era già stato programmato da tempo e non è assolutamente da collegare all’attuale situazione nerazzurra. In qualità di legale e agente confermo quindi che non ho ricevuto nessuna chiamata per il ct dell’Inghilterra“. E’ la garanzia di Pierfilippo Capello, figlio-legale del tecnico italiano, che con questa nota esclusiva a Calciomercato.it ha voluto allontanare le indiscrezioni sul padre, accostato con insistenza alla panchina dell’Inter.

CONTRATTO COLLETTIVO – Non solo Capello e le voci sul futuro della traballante panchina di Benitez. La notizia del giorno è l’ufficialità della recova dello sciopero dei calciatori dopo l’accordo tra l’Aic e la Lega sul nuovo contratto collettivo dei calciatori. L’era Chiellini parte quindi ufficialmente: un’epoca che il noto esperto di diritto sportivo accoglie positivamente, ma con qualche riserva: “E’ il contratto del futuro, perfetto per i giocatori importanti, ma potrebbe essere pericoloso per i calciatori di fascia inferiore. Il mondo del pallone non è composto infatti esclusivamente dai vari Chiellini, De Rossi e Pato, ma anche dai calciatori del Cesena e Atalanta che di certo non guadagnano cifre stellari e firmano contratti alti con gli sponsor”. La svolta era comunque necessaria: “Sì, perchè il calcio è cambiato e non più quello di una volta. I tempi sono dettati dal marketing e il calciatore è anche un brand del club. La società vuole quindi giustamente tutelarsi e tutelare il suo patrimonio mentre l’atleta si renderà così ancora più conto del suo valore e della sua responsabilità che non può essere esclusivamente circoscritta all’attività di campo”.

IL RISTORANTE SOLO CON IL CONSENSO – Finita l’epoca del ‘cartellino’, il giocatore dovrà rispondere al suo club di appartenza sempre: un ristorante o altra attività potrà per esempio esser aperta solo dopo il consenso del presidente di turno: “Giusto perchè il calciatore rappresenta il suo club anche quando non gioca e si allena. Ma questa voce apre a mille contestazioni perchè chiaramente dipende dal valore del calciatore in questione. Non si può di certo paragonare un’attività extra di un calciatore di un top club come quando per esempio Zebina inaugurò una galleria d’arte (ex Juve, suo assistito ndr) a un’altra occupazione di un piccolo giocatore. Questo punto del nuovo accordo collettivo quindi, come succede spesso tra Sport e Legge, apre a nuove interpretazioni e contestazioni”.

ABOLIZIONE AGENTE FIFA – Un’altra novità della giurisprudenza sportiva è l’abolizione dell’albo degli agenti Fifa: “Sono d’accordo con Bozzo quando spiegava di un ‘maremagnum’ che si verrebbe a creare con la eccessiva circolazione di tanti procuratori senza arte né parte- continua l’avvocato Capello a Calciomercato.it-. L’albo degli agenti non si può così liberalizzare perchè serve una figura professionale, preparata, in grado di assistere nel modo più corretto un giocatore e mediare tra le società straniere. Ci vuole quindi una lista dove per non esempio verrebbero identificati con delle segnalazioni gli agenti che non gestiscono bene un calciatore. Ricordiamoci, che non esistono solo gli agenti ‘famosi’ bensì ce ne sono tanti altri meno conosciuti che magari seguono giovani africani che poi parcheggiano in giro per l’Europa seguendo solo le loro logiche economiche”.

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