Eni sotto attacco di Wikileaks

ENI ATTACCATA WIKILEAKS – Intervista del presidente della Commissione Industria del Senato ed esponente del Pdl, Cesare Cursi all’Adnkronos. “Le indiscrezioni diffuse da Wikileaks circa i rapporti tra Eni e Russia sono tentativo di diminuire l’importanza del gruppo e dei rapporti che ha potuto stringere”.

Il presidente della Commissione Industria del Senato ed esponente del Pdl, Cesare Cursi, ha commentato in una recente intervista all’Adnkronos, le indiscrezioni diffuse da Wikileaks circa i rapporti tra Eni e Russia dichiarando: ”Sono un tentativo di diminuire l’importanza del gruppo e dei rapporti che ha potuto stringere. L’Eni nel settore petrolifero e del gas è uno dei primi gruppi a livello mondiale come lo dimostrano i bilanci ed è quindi normale che possa suscitare qualche gelosia o antipatia”. Inoltre ”in Russia c’è un governo di un certo tipo e in altri paesi di altri tipi”.

Perquanto riguarda la reputazione all’estero, Cursi evidenza come Eni ed Enel abbiano riscontrato grande attenzione e registrato ottimi risultati. ”I due gruppi, a livello mondiale, sono dei brand di livello internazionale grazie alle acquisizioni e agli accordi che hanno fatto negli ultimi anni”. L’ Enel, prosegue l’esponente Pdl, ”ha una forte presenza in Sud America grazie all’acquisizione di Endesa. L’Eni continua a stringere accordi importanti” nel rispetto del lavoro di Enrico Mattei. Una prova fra tutte già ”nel 1960 l’Eni ha aperto pozzi in Tunisia stringendo accordi e lanciando le società miste e paritetiche”.

Manuela Dal Lago, presidente della commissione Attività produttive della Camera ed esponente della Lega, riprende il tema preso in considerazione da Cursi e afferma:  ”Già Mattei a suo tempo cercava di diversificare gli approvvigionamenti. Credo che sia un fatto positivo e intelligente”.

”Il fatto che l’Italia sia un paese amico degli Usa non significa che l’Italia deve essere un paese succube o sottoposto agli Stati Uniti”. Pertanto, continua, ”i contatti dell’Eni e di Berlusconi con la Russia che portano produttività e risposte positive all’Italia vanno nell’interesse generale del paese. E quindi mi trovano d’accordo. Mi sembra che né ScaroniBerlusconi da questo punto di vista facciano qualcosa di diverso da Mattei che ancora oggi è osannato e rimpianto”.

Luca Bagaglini

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