SCONTRO COMPAGNIE TELEFONICHE MOTORI RICERCA – I magnati delle telecomunicazioni si impongono su Apple, Google, Facebook e simili.
E’ accaduto durante gli incontri di “Le Web”, evento di grido nel settore del web. La richiesta riguarderebbe la partecipazione dei social network e dei motori di ricerca alle spese da sostenere obbligatoriamente per l’ammodernamento delle infrastrutture, con lo scopo di fronteggiare il progressivo aumento del flusso dei dati derivato dall’uso di smartphone e applicazioni appoggiate a questo.
AUMENTO CONNESSIONI INTERNET PER IDC– La società Idc ha stimato che il numero di collegamenti a internet da apparecchi mobili aumenterà, solo nell’Europa Occidentale, circa del 15% ogni anno; in questo modo saranno raggiunte 270 milioni di utenze nel 2014 ma i ricavi complessivi scenderanno dell’1% ogni anno.
AUMENTO CONNESSIONI INTERNET PER CANALYS – Secondo questa società la spesa per il potenziamento delle reti aumenterà del 28%. Franco Bernabè, amministratore delegato di Telecom Italia, durante l’incontro con i suoi colleghi francesi e spagnoli di France Telecom e Telefonica, avrebbe dichiarato che lo squilibrio tra investimenti e profitti “è destinato a compromettere la sostenibilità economica dell’attuale modello di business delle società di telecomunicazioni”.
UTILIZZO CONNESSIONI INTERNET PER TELEFONICA – “Le compagnie come Google e Yahoo usano le reti di Telefonica gratis, il che è un’ottima notizia per loro, ma una tragedia per noi. Non si può andare avanti così”.
LA RISPOSTA DELLE INTERNET COMPANY – Il direttore di Daily Motion, Giuseppe di Martino, ha replicato alle pretese dichiarando: “Se gli operatori telefonici vogliono dividere le spese, allora dovremmo parlare anche di dividere gli introiti derivanti dagli abbonamenti ai loro servizi”.
CONCLUSIONE – In contrasto con la cosiddetta “neutralità della Rete” si finirà con il pagare sulla base dei dati consumati e dei contenuti richiesti. La realizzazione di questa eventualità sembra certa in seguito alla decisione della Federal Communications Commission, che contraria dal principio ad approcci di questo tipo, sembra invece essere andata incontro agli operatori accogliendo tali richieste.
La normativa regolatrice della materia in questione si stabilirà alla fine di dicembre. In questi giorni AT&T, la seconda compagnia di telefonia mobile degli Usa, ha già eliminato il senza limiti tra le opzioni del piano tariffario.
Luca Bagaglini