INTER, BENITEZ SU MILAN, LAZIO, BALOTELLI E MOURINHO / MILANO – I due successi consecutivi contro Twente e Parma hanno riportato un po’ si serenità in casa Inter. Prima di partire per Dubai alla conquista del Mondiale per Club, però, i nerazzurri devo cercare di risollevare le sorti in campionato ad iniziare dal difficile match di stasera contro la Lazio: “E’ una squadra con qualità e velocità, una formazione che ha giocatori che possono fare la differenza nell’uno contro uno, il tiro da fuori e le ripartenze – esordisce Rafa Benitez al ‘Corriere dello Sport’ – Ha l’allenatore e la mentalità giuste per restare al top. Se vinciamo questa gara, per il futuro faccio alla Lazio un grande in bocca al lupo. La nostra situazione? Con più punti e meno infortuni ci sarebbero state anche meno critiche. Finora abbiamo lavorato con grandi difficoltà, ma questa situazione finirà. Basta avere pazienza“.
LOTTA SCUDETTO – Per la prima volta dopo Calciopoli, l’Inter non si trova in vetta alla classifica di serie A, anzi: i nerazzurri sono quinti alla pari col Palermo a ben sette punti di distanza dal Milan capolista, indicata ora dai bookmakers come la favorita per la conquista dello scudetto: “No, la mia favorita è sempre l’Inter. Sono cosciente della difficoltà che abbiamo, ma ho fiducia nella mia squadra – replica Rafa Benitez – Credo nella rimonta: mancano tante giornate e con il Liverpool ho fatto 9-11 vittorie di fila in Premier League, possiamo ripeterci anche con l’Inter. Il Milan è forte ed è in una buona posizione, ma il campionato è lungo e noi dobbiamo fare il nostro lavoro. Alla fine saremo in testa”.
BALOTELLI E MOURINHO – I rossoneri peraltro potrebbero contare in futuro su un ex nerazzurro, Mario Balotelli: “In ritiro negli Stati Uniti mi diceva che voleva giocare ogni partita e aveva deciso di partire – rivela il tecnico spagnolo – Ha trovatouna soluzione ideale. Un calciatore di talento come lui sarebbe stato bello da allenare, ma quando sono arrivato le cose erano già chiare ed era meglio andare avanti per quella strada”. Infine un pensiero per José Mourinho, che dalla Spagna non risparmia frecciatine a Benitez: “La rivalità nasce dall’1-0 per il Liverpool nella semifinale di ritorno di Champions 2004-05: eliminammo il Chelsea con un gol (molto discusso, ndr) di Luis Garcia. Lui parla del gol-non gol, ma dimentica il rigore e cartellino rosso per Cech che l’arbitro avrebbe dovuto dare al suo portiere se non avesse assegnato la rete. Per me Mourinho
è un buon professionista e un buon allenatore. Stringergli la mano? Se ci sarà una partita contro il Real Madrid, perché no? Sono una persona rispettosa”.