ESCLUSIVO RAIOLA SU EMERGENZA RIFIUTI E SCIOPERO CALCIATORI/ ROMA – Le parole di Riccardo Bigon, direttore sportivo del Napoli, sull’emergenza rifiuti e lo sciopero decretato dall’Aic sono i due temi caldi di giornata. Per analizzarli in profondità, Calciomercato.it ha deciso di affidarsi a Mino Raiola, campano doc e procuratore, tra gli altri, di Balotelli ed Ibrahimovic. “Bigon fa bene a sottolineare i problemi della Campania, perché solo così si può iniziare a risolverli. L’emergenza rifiuti è sotto gli occhi di tutti e io non ho mai visto altre città europee nella condizione di Napoli, è ovvio che la reputazione di una città e di una regione ne esce danneggiata, perché stiamo parlando di aspetti che condizionano la qualità della vita. Ma io penso anche ad un patrimonio come Pompei che dovrebbe essere un gioiello da esibire e non lo è. Penso che Napoli la stiamo distruggendo noi campani, da soli”. Un’emergenza che potrebbe condizionare anche le scelte dei giocatori. “E’ ovvio che questi aspetti possono influire sulle scelte dei giocatori che magari devono trasferirsi lì con tutta la famiglia. Può essere un problema per i calciatori stranieri in particolare, che non conoscono a fondo la situazione. Dobbiamo ringraziare Bigon perché si è preso la grande responsabilità di far emergere la realtà. Non dimentichiamo che il calcio è un aspetto della realtà che spesso è chiamato a fare da traino per la società. E’ una delle prime cose per tentare di creare un futuro migliore e da questo spirito nascono le Olimpiadi e i Mondiali. Io sto con Bigon e da campano lo appoggio in pieno”.
SCIOPERO CALCIATORI
Sullo sciopero proclamato dall’Aic Raiola ha detto a Calciomercato.it: “Questo sciopero è la dimostrazione che l’Aic dovrebbe sciogliersi, un’istituzione antica e non adatta a questo momento del calcio. Non voglio entrare nel merito di chi ha ragione o meno, ma secondo me l’Aic si è svegliata troppo tardi per evitare di arrivare a questa grave impasse. E’ davvero una brutta situazione e l’Assocalciatori ha una grande responsabilità”.