Robinho: “Sarà l’anno del Milan”

MILAN ROBINHO RONALDINHO / MILANO – Arrivato sulla sirena finale del calciomercato estivo, Robinho si sta ritagliando uno spazio importante nello scacchiere del tecnico Allegri. Un altro brasiliano in una squadra già piena di calciatori della Seleçao: “Avevo chiesto consiglio soprattutto a Kakà che mi parlava con entusiasmo del Milan e di Milano – ha detto a ‘La Gazzetta dello Sport’ -. Mi raccontava di una squadra e di una città perfette per i brasiliani. E aveva ragione”. C’è aria di rivincita per il 26enne calciatore dopo la difficile esperienza con il Manchester City: “E’ un’occasione importante che non voglio lasciarmi scappare. Io mi conosco, so che quando sto bene fisicamente e mi sento a casa posso rendere al massimo. Il Milan è l’ambiente ideale. Mancini (manager dei ‘Citizens’ , ndr) non c’entra. Con lui ho un buon rapporto e lo considero un ottimo allenatore, però il calcio inglese non è adatto alle mie caratteristiche. Si fanno troppi lanci lunghi e si gioca poco palla a terra. Per un brasiliano non è il massimo. In Italia invece mi diverto perché si fa calcio come piace a me”. Un appunto su Cassano, insieme a Robinho nella breve esperienza di Madrid: “Antonio è un giocatore straordinario ma un po’ fuori di testa. Lo considero un amico, quando eravamo insieme al Real ne abbiamo fatte tante insieme. Se sta bene di testa può fare grandi cose, gli auguro di tornare presto a giocare”.

RONALDINHO E OBIETTIVI – Proprio al connazionale, Robinho ha ‘soffiato’ il posto in squadra: “Per me resta un giocatore fantastico, che se sta bene fa la differenza. Mi piace tanto giocare con Dinho. Tra noi non c’è competizione e non è cambiato nulla, ci vediamo anche fuori dal campo. Non serve che sia lui a dirmi che non è felice. A nessuno piace stare in panchina”. Dopo un inizio stentato, adesso Robinho sta diventando un’arma in più per questo Milan e la sua voglia di vincere è la stessa della società: “Voglio tutto, anche la Coppa Italia. Sarà l’anno del Milan“.

A.L.

Robinho, classe 1984 (Getty Images)

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