Milan, Allegri a tutto tondo: Ibrahimovic, Dinho, mercato…

MILAN ALLEGRI RONALDINHO IBRA MERCATO / MILANO – E’ partito in sordina il ‘ragazzo toscano’ Massimiliano Allegri. Con addosso gli occhi di chi lo riteneva appena sufficiente per l’incarico: ‘così giovane per una panchina così importante’ dicevano i maligni. Come se la capacità fosse figlia unica dell’esperienza. Ma Allegri ci ha messo poco per assestarsi, qualche ko giusto per capire il carattere della squadra, e poi via verso il primato in classifica. A suon di gol, ma soprattutto prestando attenzione alla fase difensiva. Già perché Allegri è un appassionato di calcio difensivo.

DIFENSIVISTA – Da un seguace di Galeone ci aspettava meno attenzione alla difesa. “Tutti pensano al Gale che predica calcio spettacolo, invece lui era molto attento alla fase difensiva – ha detto Allegri in un’intervista esclusiva alla Gazzetta dello Sport – E io, come lui, penso che una squadra che si difende bene attacca meglio. Ora la squadra gioca un buon calcio e rischia poco. Io sono soddisfatto di quello che vedo”.

IBRAHIMOVIC – L’accusa più spesso rivolta al Milan è quella di essere Ibra-dipendente. “Non vedo il problema – ha detto il tecnico rossonero – Abbiamo preso Ibra perché ci serviva uno così, che nella rosa del Milan non esisteva. E ora, senza Pato e Inzaghi, da chi dovremmo dipendere? Capita a tutte le squadre: per dire, l’Inter ha Eto’o”.

ROBINHO – Il brasiliano finora ha segnato poco, ma Allegri è fiducioso: “Robinho sta facendo bene la seconda punta. Per ora sono contento così, nel tempo logicamente bisognerà che lui migliori, come tutti”.

RONALDINHODinho è stato beccato alle due di notte fuori da un ristorante. Allegri però minimizza: “Può capitare di tirar tardi a cena. A me Ronaldinho piace perché è positivo, aiuta i compagni, è sempre sorridente”. Nonostante da 5 giornate vada in panchina!

RIMPIANTI – Con Pato e Inzaghi infortunati, molti tifosi rossoneri si sono mangiati le mani ripensando alle cessioni di Huntelaar e Borriello. “Abbiamo fatto delle scelte – ha spiegato Allegri – Borriello e Huntelaar sono giocatori importanti, nessuno a Milanello ha mai messo in dubbio il loro valore. Ma nessuno poteva prevedere che Pato e Inzaghi si infortunassero. E poi abbiamo trovato una soluzione che andava bene anche a loro: giocatori di quel livello vogliono andare dove possono giocare sempre ed è quello che sta accadendo”.

ATTACCANTE – A gennaio potrebbe arrivare qualcuno. “In questo momento la priorità è trovare un grande attaccante – ha spiegato l’allenatore rossonero – perché ha ragione Galliani, o ne troviamo uno di alto livello o tanto vale restare comesiamo. L’infortunio di Inzaghi non ci voleva, per noi Pippo era fondamentale e ora per rimpiazzarlo in questi mesi ci Pare che la notte di Madrid sia lo spartiacque, perché dopo vuole uno da Milan. Quanto agli esterni di difesa, sono molto contento di Abate: dopo Milan-Real Madrid è cresciuto, contro Cristiano Ronaldo si è tolto la paura e ora gioca con coraggio”.

CRESCITAAllegri è ottimista: “Siamo in crescita e abbiamo ripreso il cammino che avevo immaginato. La sconfitta di Cesena ci aveva tolto sicurezza, la condizione fisica non era al massimo e la mia conoscenza con i ragazzi relativa. Conoscendoli meglio avrei gestito meglio alcuni cambi e infatti nelle ultime partite i cambi hanno dato valore”.

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