MILANELLO – “Più che una partita importante sarà una partita difficile perché la Fiorentina a Roma ha giocato una buona gara, soprattutto in fase difensiva. Loro vorranno fare una grande prestazione perché noi siamo i primi in classifica”. Massimiliano Allegri presenta così la sfida che domani sera vedrà fronteggiarsi Fiorentina e Milan a San Siro. Il tecnico rossonero dovrà valutare con attenzione chi mandare in campo, quali i giocatori più in forma dopo gli impegni con le rispettive Nazionali: “Veniamo dal derby e questa è stata una settimana importante perché i nazionali sono rientrati ieri e si sono allenati solo ieri, Boateng è l’unico che rientra oggi e probabilmente sarà stanco anche per il viaggio. Dobbiamo trovare la giusta concentrazione perché, anche se martedì abbiamo una partita decisiva per il passaggio del turno in Champions League, la partita di domani sarà molto difficile e non dobbiamo assolutamente sottovalutare la Fiorentina. Dobbiamo essere bravi ad affrontare partita per partita. Non credo che la gara di domani sia la prova del nove, credo però che sia una partita difficile, che dovremo affrontare bene, ma penso che la squadra sia matura. Sarebbe da sciocchi affrontare la Fiorentina con superficialità e sufficienza, anche perché nel campionato italiano le partite non sono mai facili e domani la partita sarà importante come il derby”.
Allegri si compiace per il primato solitario, ma attribuisce la maggior parte dei meriti ai suoi giocatori: “Mi fanno piacere le lodi, ma siamo solo all’inizio, anche se è importante essere in testa dopo queste prime dodici giornate, però dico sempre che in campo vanno i giocatori. Sono importanti tutti, anche quelli che partono in panchina. Si riveleranno tutti utili perché quando si giocano tante partite è normale che alcuni giocatori si stanchino e gli altri devono farsi trovare pronti”. Ancora da scogliere i dubbi legati all’impiego di Ronaldinho, pizzicato ancora una volta a far tardi la sera: “La formazione la deciderò oggi dopo allenamento, farò le mie scelte anche tenendo conto dell’aspetto tecnico. In attacco prima avevo Ronaldinho, Robinho, Inzaghi, Pato e Ibrahimovic, mentre ora sono rimasti solo in tre: alla fine conta la voglia con cui i ragazzi vanno in campo e la voglia di vincere le partite, l’abbiamo visto molto bene domenica quando, dopo l’espulsione, abbiamo continuato a giocare e mantenuto intatta voglia di vincere. Ci potrà essere ancora Ronaldinho trequartista, ma in questo momento è più facile che gli chieda di giocare come punta o seconda punta. Devo ancora valutare se giocherà domani e deciderò dopo l’ allenamento di oggi, anche perché la partita è delicata ed è difficile pensare di mettere Ibra, Dinho e Robinho in campo insieme, perché poi rimarrei senza cambi in attacco. Ronaldinho fuori fino alle 2 di notte? Non è un orario compatibile per chi fa una vita da atleta ma può capitare. Era rientrato dalla trasferta con il Brasile e ha tirato una cena per le lunghe, nulla di particolare”
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