L’associazione giornalismo investigativo, organizza a Roma un master in “Reporting di guerra, politica internazionale e comunicazione della crisi”. Un percorso di formazione perfetto per chi ha l’esigenza o la volontà, di apprendere la politica internazionale, la storia del giornalismo e la pratica del peackeeping; insomma, capire come tenersi al sicuro quando ci si trova nel bel mezzo di un conflitto armato, in uno dei territori “infuocati” del mondo.
IL DIRETTORE – Il suo nome è Giampaolo Cadalanu, giornalista dei servizi Esteri della Repubblica e corrispondente di guerra dai Balcani, dal Libano, dall’Iraq e dall’Afghanistan, nonché esperto in temi comunitari. Cadalanu spiega che “il percorso di formazione parte da punti di riferimento solidi . L’intitolazione del master a Toni Fontana, inviato di guerra dell’Unità, scomparso nel settembre di quest’anno, è la rivendicazione di un tipo di giornalismo ben preciso, fatto non di passerelle e riflettori ma soprattutto di suole consumate. Toni ha sempre lavorato mettendo in evidenza il fatto che le bombe uccidono e mutilano le persone”.
COMPOSIZIONE DEL MASTER – Ci saranno un totale di 400 ore di insegnamento, suddivise in lezioni frontali, workshop ed esercitazioni distinte in moduli erogati nelle giornate di venerdì e di sabato. Le materie saranno la storia del giornalismo di guerra, la deontologia professionale, l’economia, la politica, il diritto internazionali, la geopolitica, la geoeconomia , le relazioni internazionali, il giornalismo scritto, online e televisivo e la comunicazione della crisi in zona di guerra.
OBIETTIVI DEL MASTER – Gli allievi avranno la possibilità di affinare le tecniche di redazione per la televisione, il web, le specializzazioni legate all’ufficio stampa, l’inchiesta, l’intervista, la comunicazione istituzionale e imparare a destreggiarsi nei sistemi informatici per l’analisi delle fonti aperte e dei documenti.
CADALANU – “Un tema che dovrà essere affrontato nel corso delle lezioni sarà il cambiamento della guerra nel corso dell’ultimo secolo. In generale, capire i meccanismi di un conflitto non è cosa semplice e prima di recarsi sul posto è sempre necessario avere una preparazione”. Anche per questo, attenzione sarà rivolta alla security e safety personale, con un corso full-immersion di una settimana con una parte teorica e una pratica per fornire le capacità operative necessarie a muoversi in maniera sicura in zona di guerra.
Le iscrizioni al master sono aperte fino al 25 di novembre.
INFO:
www.reportingdiguerra.org
Luca Bagaglini